Ultimo aggiornamento:  21 Novembre 2016 10:21

Il marmo, una nicchia con fatturati da +25%

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ALBERTO SELMI Laminan di Fiorano Modenese 

Il Marmomacc ha riconosciuto a Laminan la menzione speciale del premio design. Un ulteriore tassello di prestigio a coronamento di una realtà industriale, protagonista in un settore in continua espansione e la cui crescita in questi anni non si è certo arrestata. A dimostrarlo il segno più, costante anche nei momenti più bui della crisi e il recente stabilimento inaugurato a Borgotaro nel parmense, completamente digitalizzato. “È il premio agli investimenti in primo luogo in innovazione, qualità e ricerca – spiega Alberto Selmi AD di Laminan – ma anche in formazione del personale, fondamentale, ed oggi in digitalizzazione: il futuro per il manifatturiero, un’opportunità di sviluppo ulteriore e di lavoro che è molto più di una semplice opportunità. Si dimezzano i tempi, si riduce la filiera e c’è la possibilità di intervenire nei processi di lavorazione arrivando alla realizzazione di prodotti su misura. Ma resta fondamentale il rapporto umano, coi collaboratori e coi clienti, oltre alla valorizzazione del capitale umano”. La crescita è un tema ricorrente nelle parole di Selmi: “Per il 2016 avevamo previsto un ulteriore balzo in avanti del 25% rispetto all’anno passato. Ad oggi la stima è già stata superata dato che ci assestiamo intorno ad un +40% dopo nove mesi. Numeri che ci rendono un pizzico ottimisti per il 2017 e lasciano intravedere il raddoppio della produzione. La parte più consistente per Laminan arriva dai mercati esteri che rappresentano il 75% del nostro fatturato. Cresciamo infatti un po’ in tutti i mercati in cui siamo presenti: in nord America quasi raddoppiato mentre in Europa è la Polonia ad avere contro ogni previsione buone performance”. L’ultimo pensiero di Selmi va alla fiera: “Resta un appuntamento fondamentale oltre che prezioso strumento di promozione per i nuovi prodotti per incontrare i clienti e magari portarli in visita nei nostri stabilimenti data la vicinanza di Verona a Modena, e stabilire nuovi contatti”.


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