Ultimo aggiornamento:  29 Aprile 2016 7:08

La carta che conviene

Fare il passo di una lunghezza proporzionata alla gamba che si ha. È seguendo questa filosofia che la storica azienda Imballaggi Cavicchioli nata a Carpi nel 1946 si è evoluta, arrivando alla terza generazione al comando. Questa azienda leader nel settore degli imballaggi in cartone ondulato, oggi conta 25 dipendenti tra la sede di Carpi e la succursale Ondabox, con sede a Rivalta, nel mantovano, e vanta un fatturato tra i 5 e i 6 milioni di euro.

“L’azienda fu fondata da mio nonno, Bruno Cavicchioli, quando gli imballaggi venivano impiegati principalmente per i comparti della meccanica e della maglieria – spiega il socio Riccardo Cavicchioli, appartenente alla terza generazione – Nel tempo siamo arrivati a produrre scatole in cartone ondulato, cartone teso e accoppiato di qualsiasi forma e dimensione per tutti i settori merceologici, da quello alimentare a quello della tipografia, passando per i settori lavorazioni plastiche, chimico, traslocatori e naturalmente meccanico e maglieria e confezioni”.

Da un piccolo capannone in centro a Carpi, l’azienda si è presto spostata nella prima zona industriale, in via Lucania, occupando una superficie di 14.000 metri quadrati di cui 7.000 coperti.

Scatole fustellate, americane, armadio, espositori, imballaggi speciali e contenitori per la raccolta rifiuti sono i prodotti di punta di Nuova Imballaggi Cavicchioli, che accanto a linee di produzione completamente automatizzate affiancate da personale che segue l’intero ciclo produttivo, è dotata di un apposito laboratorio per lo studio e la progettazione dei prodotti e per l’analisi del controllo qualità delle materie prime in ingresso e delle realizzazioni ultimate in uscita. “Il nostro settore si presta a un’automa-zione spinta ed è per questo che il personale più che sulla parte produttiva è concentrato sulla parte di gestione – spiega il socio – La filiera del legno e della carta è particolarmente sostenibile in quanto si tratta di una filiera rinnovabile, con un impatto ambientale minimo perché corta e si presta al riciclo, con costi complessivi assai più bassi rispetto ad altri materiali” afferma Cavicchioli che tramite l’ausilio di un altro socio, ha investito in Energetica, azienda carpigiana che si occupa di rinnovabili, nata nel 2007 come marchio e nel 2010 come ragione sociale che si integra con Nuova Imballaggi Cavicchioli, affermandosi in un campo nuovo e ricco di potenzialità.

Nel 2013, Nuova Imballaggi Cavicchioli ha deciso di creare il marchio Carton Project, dedicato alla progettazione e realizzazione di oggetti e arredi eco-compatibili ed eco-sostenibili, interamente realizzati in carta e cartone riciclato e riciclabile. “Negli ultimi tempi stiamo puntando molto su Carton Project, per la nuova sensibilità che sta maturando nei designer per le tematiche legate all’ambiente – dice Cavicchioli – Sfruttando il nostro know-how nel settore del packaging, abbiamo deciso di lanciarci in questa avventura. Si tratta di un percorso alternativo ma parallelo, dove la materia prima utilizzata è la stessa, ovvero la carta e in particolare il cartone ondulato e a nido d’ape. Realizziamo mobili, tavoli, librerie accessori per l’ufficio, sedute, cornici, lampade interamente in cartone e ci occupiamo del design all’interno all’azienda”. Anche il personale utilizzato per la linea Carton Project è quello interno all’azienda, vengono utilizzati macchinari in parte automatizzati mentre il montaggio è completamente manuale. Il prezzo dei prodotti varia a seconda del materiale: il cartone ondulato si compone di tanti strati incollati, necessita di più manodopera ma garantisce maggiore durevolezza mentre il cartone a nido d’ape gode di uno spessore che consente di utilizzare meno materiale per la realizzazione del prodotto finale che però è un po’ meno durevole. “Sono prodotti altamente personalizzabili, molto richiesti nel settore delle attrezzature fieristiche per arredare i vari stand – spiega Cavicchioli, precisando che oltre il comune cittadino, i clienti sono negozi, vetrinisti, aziende che partecipano a fiere – Come tutti i settori manifatturieri, anche il nostro settore soffre molto in questi anni di crisi e sono tempi di pesante ridimensionamento di tutta la filiera – conclude l’imprenditore – È per questo che insieme ad altre realtà analoghe, abbiamo fondato l’Associazione Italiana Scatolifici di cui sono vicepresidente, composta da produttori di imballaggi in cartone ondulato uniti per promuovere i temi della responsabilità sociale dell’impresa, dalla qualità del lavoro agli aspetti più sostenibili della produzione, per la diffusione di una visione strategica e di regole condivise, volte a garantire un futuro competitivo alle nostre aziende”.

Laura Solieri