Ultimo aggiornamento:  29 Maggio 2017 9:48

Lambrusco porta aperta sul futuro

CARLO PICCININI, Cantina di Carpi e Sorbara

A differenza di altri non ha parole d’elogio per il 2016, Carlo Piccinini della Cantina di Carpi e Sorbara: “Di certo non un anno brillante – taglia corto – con troppa produzione e prezzi bassi. Per contro meglio già il 2017 per le bottiglie soprattutto all’estero”. Ma sono altri i temi che mette al centro Piccinini: “In primo luogo l’export: la situazione geopolitica al momento non influisce più di tanto. Rispetto ai dazi americani, occorre ricordare che il lambrusco essendo tra i cosiddetti ‘sparkling wine’ è già daziato al pari di altri molto più blasonati. In Cina invece stiamo andando forte: grazie alla presenza di importatori qualificati e per il fatto che ormai il 25% del mercato del vino nel Paese del Dragone è online.” Argomento questo che introduce anche quello sull’e-commerce: “Che ha due problemi – dice subito – le norme UE non agevolano la vendita a livello comunitario data la presenza all’interno di ciascun paese dell’Unione di piccoli dazi intenti più a frenare che ah velocizzare questo tipo di commercio; Il lambrusco poi è legato ai costi di trasporto che incidono su di un vino pur di qualità, ma dai costi non eccessivi, parecchio.” L’ultimo inciso va al Testo Unico sul vino: “Lo ritengo un buon lavoro. Ci sono aspetti importanti anche relativi al lambrusco, mentre alcuni decreti attuativi sono ormai di prossima uscita”.


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