Ultimo aggiornamento:  16 Gennaio 2017 10:14

Poca Modena, ma di alto livello

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PIERANGELO MARTINELLI, CLETO CHIARLI di Modena 

Fanno bella mostra di sé i ‘Tre Bicchieri’ sul banco della Cleto Chiarli al Merano Wine Festival. Il riconoscimento è giunto al lambrusco del Fondatore metodo ancestrale, quasi a premiare la continuità con cui si affina ogni anno la ricerca di qualità. Le notizie però sono altre, spiega Pierangelo Martinelli, volto dell’azienda modenese a Merano. “Tutti i vitigni sono di proprietà, la produzione si aggira tra le diverse tipologie intorno alle 900mila bottiglie annue. Ma soprattutto oggi la Cleto Chiarli pur facendo parte della famiglia – siamo alla quarta generazione  è alla quinta che lavora in cantina – è azienda a se stante al di fuori dei grandi numeri della Chiarli vini.” Poi c’è il mercato che sorride in Italia, ma che cresce all’estero. “La scelta di privilegiare produzioni di lambrusco di eccellenza e qualità elevata ha permesso alle nostre etichette di essere tra i protagonisti di un settore Oreca di medio-alto livello, in ambito nazionale e soprattutto internazionale. I numeri positivi anche per il 2016 spingono a migliorare ancora. Quanto al Merano Wine Festival, per noi è importante esserci perché è una porta aperta verso il nord Europa, mercati sempre profiqui”.


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