Ultimo aggiornamento:  17 Ottobre 2016 9:12

Rivoluzione industriale a Modena

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Ing. FRANCO STEFANI, Presidente del Gruppo System di Fiorano Modenese

Quando si parla di Industria 4.0, significa capire se i processi che andiamo ad affrontare possono essere integrati e addirittura rivisti alla base. Ci troviamo di fronte ad un cambiamento profondo, che prevede l’integrazione sempre più stretta delle tecnologie digitali nei processi industriali manifatturieri. Attuare l’Industria 4.0 significa modificare le procedure pre-esistenti a favore di sistemi digitali. Questo passaggio non sarebbe possibile se al centro del nostro agire, non mettessimo l’analisi dei processi per capire e comprendere dove siamo e dove vogliamo arrivare. La trasformazione dell’industria tradizionale implica un cambiamento anche a livello culturale e una serie di attività focalizzate sul passaggio da analogico a digitale, sulla modalità di raccolta e utilizzo dei dati per creare valore, sulla potenza di calcolo, sulla connettività e sull’interazione tra uomo e macchina. Alla base di queste direttrici, vi è la centralità dell’analisi che permette di agire sui processi esistenti al fine di modificarli con interventi mirati, funzionali e risolutivi finalizzati alla trasformazione dell’industria. Questa metodologia è resa tangibile dalla supervisione dell’uomo che con la sua conoscenza è in grado di vedere il processo non solo nella sua globalità ma in tutte le sue componenti. Quello che noi abbiamo sono gli uomini. Il patrimonio umano è la nostra forza e rappresenta una ricchezza unica e insostituibile. Nell’industria digitalizzata il ruolo dell’uomo si innalza e da manutentore diventa controllore/supervisore poiché siamo di fronte ad un monitoraggio continuo della manifattura.


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