Ultimo aggiornamento:  14 Aprile 2019 3:09

L’Economia modenese al 2018

È stato pubblicato il “Rapporto economico sulla provincia di Modena” da parte della Camera di Commercio.
Risulta così che lo scorso anno il numero di imprese è rimasto invario: 73.016 risultando così al 66° posto nella classifica generale delle province italiane in base al tasso di sviluppo economico.
Di queste aumentano le società di capitali mentre cala il numero di quelle di persone e individuali.

I SETTORI MANIFATTURIERI

Fra i vari settore analizzati, rispetto al 2017 si legge che le imprese attive nel settore manifatturiero sono calate nel tessile/abbigliamento, metalmeccanico e ceramico mentre in aumento il settore della riparazione, manutenzione ed installazione di macchine e leggermente positivo quello dell’industria alimentare.

I SETTORI PER ATTIVITÀ

Rispetto al 2017, lo scorso anno il numero di aziende attive nei settori del terziario nel 2018 è stato positivo mentre risulta in forte calo quello delle aziende appartenenti al commercio.

TASSO DI SOPRAVVIVENZA

La probabilità di sopravvivenza di una azienda dopo un anno della sua apertura è dell’81,6 % mentre dopo tre anni il 66,3%. Significa che su 100 aziende che avevano aperto l’attività nel 2015, nel 2018 ne erano sopravvisute 66 mentre 34 avevano cessato.

IMPRESE GESTITE DA STRANIERI

Sale il numero di imprese gestite da stranieri e in particolare nel settore dell’edilizia, del commercio e del manifatturiero in genere.

IMPRESE GESTITE DAGLI UNDER 35

Meno giovani hanno aperto aziende rispetto al 2017 ma nonostante ciò la provincia di Modena rimane ancora la secodna provincia in Emilia Romagna con al primo posto Bologna. I giovani hanno puntato maggiormente sul commercio e quindi sui servizi alle imprese ed edilizia.

IMPRESE GESTITE DALLE DONNE

A Modena un’azienda su cinque è gestita da una imprenditrice che sceglie di operare nei “servizi alle imprese” (+3,0%), le costruzioni (+1,1%) e i “servizi alle persone” (+0,8%). In deciso calo invece il commercio (-1,9%) e l’agricoltura (-1,5%), mentre rimangono pressoche? stabili le industrie manifatturiere (+0,1%) e l’”alloggio e ristorazione” (+0,2%)