MATTEO GHIDI, Parmareggio di Modena
Riflessioni a 360 gradi per Matteo Ghidi, responsabile Marketing di Parmareggio, realtà imprenditoriale modenese (quella dei topolini) leader nella produzione e commercializzazione di parmigiano reggiano. “Cibus? Molto positivo quest’anno. Mercato? Bene Italia e in crescita l’estero. Trend aziendale? Positivo +7,5% il fatturato. L’UE? Dovrebbe tutelare i prodotti di qualità italiani di più.“ E parte da quest’ultimo punto Ghidi: “Facciamo i conti e non solo noi, con un mercato invaso dai falsi, le cui ricadute economiche negative non esitano a farsi sentire. Occorrerebbero maggior prevenzione, controlli, tutela per i prodotti tipici del made in Italy e quindi azioni di contrasto per tutto quello spacciato per tale, ma in realtà fasullo.” Si dice soddisfatto della quattro giorni parmense: “Foriera di buoni contatti: una conseguenza non scontata”, prima di soffermarsi sugli andamenti di mercato. “Il 2015 è stato sostanzialmente positivo per Parmareggio. L’80% delle nostre vendite ha interessato e continua ad interessare l’Italia anche se registriamo discreti margini di crescita nell’export, dove è molto forte l’attenzione per la qualità del parmigiano reggiano. Oggi siamo presenti in Germania, Francia, Spagna, Inghilterra e Stati Uniti”. Paese questo che non può richiamare al TTIP, il trattato di libero scambio che potrebbe realizzarsi tra USA e UE. “Questo è un argomento su cui non ho le competenze tecniche per esprimere un aprere”.