Ultimo aggiornamento:  14 Novembre 2016 9:41

Ucima vola a Chicago

È Pack Expo International, manifestazione di spicco nel panorama internazionale del processing e packaging, in programma a Chicago fino al 9 novembre, la meta promozionale di Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il confezionamento e l’Imballaggio). Grazie al supporto di ICE-Agenzia, l’Associazione sarà presente in fiera con tre stand di rappresentanza e una collettiva di 10 aziende italiane che si aggiungono alle circa settanta presenti in maniera autonoma. Oltre a fornire assistenza alle imprese espositrici italiane, Ucima provvederà a distribuire materiale promozionale e a fornire informazioni particolareggiate sulla manifestazione Ipack Ima, fiera italiana di riferimento per la clientela nordamericana. Ucima e ICE-Agenzia hanno inoltre organizzato una serata di networking denominata Italian Evening @ Pack Expo tra aziende italiane, statunitensi, clientela nordamericana e stampa di settore. L’appuntamento sarà anche l’occasione per presentare uno studio esclusivo realizzato da Euromonitor International per conto di Ucima e ICE-Agenzia su Perceptions & Opportunity: packaging & packaging machinery in the US. La ricerca è stata realizzata incrociando dati di mercato e interviste a circa 250 end users americani e analizza l’andamento presente e futuro dei settori clienti, le tipologie di packaging e le tecnologie, le propensioni d’acquisto e le percezioni delle aziende americane sui loro fabbisogni tecnologici.Lo studio intende offrire alle imprese italiane strumenti di analisi oggettivi per una maggior penetrazione del mercato statunitense dove, da qui al 2020, il settore food è stimato in crescita del +4,2% (+185 miliardi di dollari), quello del beverage del +3,4% (+21 miliardi di dollari), personal care e farmaceutico rispettivamente +18% e +30%.Tali crescite stimate stanno portando i produttori locali a considerare a breve nuovi investimenti tecnologici. Il 67% del campione intervistato intende infatti acquistare nuovi macchinari nel prossimo biennio, anche in considerazione del fatto che la maggioranza del parco macchine installato ha oltre 7 anni di vita.Si aprono pertanto ottime opportunità per i costruttori di macchine italiani la cui tecnologia è particolarmente apprezzata dalla clientela nordamericana per l’elevato grado di personalizzazione e le innovative caratteristiche in termini di automazione, sostenibilità, manutenzione predittiva e robotica.