Ultimo aggiornamento:  24 Novembre 2020 10:07

Etichettatura al top

Headquarter in Italia, una sede in Spagna, prodotti in tutto il mondo: i 30 anni dell’azienda di Fiorano Modenese.

Un’azienda che sorge dall’intraprendenza di due amici, dalla loro rispettiva esperienza e con l’obiettivo di crescere e diffondere benessere a tutti i suoi collaboratori. Questo circa 30 anni fa a Fiorano Modenese, quando TOPJET iniziò la sua attività in primis nel settore ceramico con lo scopo di fornire sistemi di etichettatura e marcatura industriale ad alta efficienza. Oggi si guarda al mondo. Ai due amici Giovanni Benassi e Daniele Caselli, fautori dell’impresa si è aggiunto prima, il nuovo socio Giuseppe Zanasi, grazie al cui apporto nasce nel 2000 IBERTOPJET Spagna e poi la collaborazione col Sig. Franco Manfredini che con i suoi quasi 80 anni vive in Spagna e gestisce IBERTOPJET direttamente ed in stretto rapporto con TOPJET, apportando la sua preziosa esperienza decennale.

Trent’anni di attività tra Italia e Spagna, un mercato che guarda al mondo. Timone a dritta verso l’innovazione: proviamo a fare un bilancio? “Mah, se guardiamo alle origini, nel distretto sassolese e alla nascita poco dopo, di IPERTOPJET, sempre con connotazioni relative al mercato ceramico, questa forse è stata la sfida maggiore vinta – afferma Caselli – Siamo stati in grado di diversificare il mercato ed a diventare un punto di riferimento in vari settori e tipologie dello stesso come: packaging, industria alimentare, industria del legno, della plastica e del vetro, oltre ad una forte e qualificante presenza nell’industria degli imballi in polistirolo espanso. Il più importante risultato ottenuto è quello di avere attraversato 30 anni di storia, con tutti i cambiamenti intercorsi nelle industrie del packaging, risultando sempre presenti sia come tecnologie di prodotto che come assistenza e servizio al cliente. Questo permette ancora oggi a TOPJET di potersi considerare e soprattutto essere riconosciuta leader nel nostro settore”. 

Come dialoga invece oggi TOPJET con un mercato esigente e saturo? Chi sono i vostri clienti e perché ritornano? Cosa siete in grado di offrire capace di fare la differenza? “TOPJET dialoga col mercato attraverso una presenza continua e capillare diretta, fatta di agenti, rivenditori e personale interno altamente qualificato. I maggiori e più conosciuti sistemi di comunicazione diretta quali skype, whatsapp, zoom, sono di utilizzo costante e quotidiano, il nostro sito internet ha una area di interattività che permette sia ad un eventuale nuovo utente, sia ad un cliente che già ci conosce di chiedere e ricevere informazioni sempre aggiornate e chiare. Ma la vera caratteristica che qualifica l’operatività di TOPJET è la presenza diretta e la voglia di preservare ancora quel rapporto umano che da sempre è stato la base di risultati importanti. Ci rivolgiamo sia a clienti finali che ad impiantisti in tutti i settori indicati come pure a tutte le aziende che nel corso degli anni hanno intrapreso un percorso di automazione e qualità”. 

Qualità elevata, innovazione, tecnologie di avanguardia e capitale umano: riescono a convivere tutti insieme? “La risposta a questa domanda risiede in realtà nella caratteristica principale di TOPJET: l’aver saputo in questi anni cambiare, ampliarsi, adattarsi alle esigenze del cliente e del mercato. E questo senza perdere la propria identità di base: considerare dipendenti e collaboratori (ad oggi oltre 50) il vero motore dell’azienda su cui contare per vincere le sfide poste ogni giorno”.

Di conseguenza ricerca e sviluppo costanti risulteranno perni imprescindibili per la crescita… “Esattamente. Il reparto ricerca e sviluppo di TOPJET si compone di ingegneri e di tecnici che, sia attraverso competenze e abilità personali, sia innumerevoli ore di attiva ed intensa operatività anche diretta sul campo (talvolta in sede cliente) sono un caposaldo fondamentale. Per quanto riguarda la collaborazione con le università, la forma utilizzata dal 2015, è quella delle collaborazioni intese come stage curriculari. Trovando questa modalità di cooperazione, uno scambio produttivo ed efficiente. L’esperienza con l’università, in particolare con quella di Modena e Reggio Emilia, si è rivelata fino ad oggi estremamente positiva tanto che la maggior parte degli stagisti che hanno collaborato con l’azienda sono stati poi inseriti in TOPJET. Abbiamo intenzione di procedere con queste forme di collaborazione anche in futuro. E restiamo fermamente convinti che rapporto umano e tecnologie debbono coesistere. Cosa che per altro da noi avviene quotidianamente. 

Possiamo parlare di futuro, a partire da quello imminente? Quanto ha pesato il lockdown da covid19, come siete ripartiti e come contate di affrontare questo genere di emergenza? “Il futuro ha come sua caratteristica evidente quella di non poter essere predetto. TOPJET tuttavia lo ha da sempre guardato, come ad una opportunità ed un traguardo. Il lockdown ha ovviamente avuto ripercussioni in termini di fatturato ma proprio per la possibilità di offrire i nostri prodotti nelle varie ramificazioni di cui si compone il mercato abbiamo saputo comunque “navigare” anche durante il lockdown. In particolare usando la riduzione di ore impegnate in produzione per studiare nuove soluzioni e cercare nuove opportunità commerciali. Le emergenze gli anni scorsi, quando si sono manifestate sono sempre state affrontate ed approcciate con atteggiamento costruttivo e mirato a migliorare”. 

Come il territorio si è più o meno dimostrato all’altezza e consono per sviluppare un’attività come la vostra? “Il territorio? Un veicolo fondamentale nello sviluppo aziendale. Il processo di industrializzazione e di automazione di quasi tutti i settori hanno camminato a pari passo con quello di TOPJET ed insieme stanno ancora proseguendo il proprio percorso”.

Quale qualità e garanzie siete in grado di offrire – dato che oggi il peso di una azienda ed il suo valore aggiunto si misurano sotto questo importante aspetto? “La qualità del prodotto e dei servizi è evidenziata tutti i giorni dal costante processo di crescita che l’azienda ha avuto e dal rapporto quotidiano col cliente. La garanzia invece è una garanzia reale ed efficiente, una squadra di tecnici preparati e dotati di tutti gli strumenti necessari per risolvere eventuali problemi sia in azienda, sia e soprattutto a fronte delle richieste pervenute”. 

Numeri e fatturato: che anno è stato il 2019? e …il 2020 come sarà? “Il 2019 ha visto TOPJET continuare nel proprio costante percorso di crescita, il 2020 sarà inevitabilmente in parte segnato dalla pandemia,. Contiamo però di superare questo periodo usandolo come arma per aumentare la propria crescita una volta che la pandemia sarà solo un triste ricordo”. 

Burocrazia: cosa si può e si deve migliorare? “Purtroppo la burocrazia in Italia è un fardello pesante (sia come tempi che come costi) con cui siamo costretti a misurarci e che possiamo solo snellire al nostro interno. L’auspicio è che comunque si possa fare tutto il possibile per arrivare al suo snellimento”.

Giulio Po