Modena e Bologna per il turismo
Sul turismo Modena e Bologna uniscono gli sforzi per avviare strategie comuni, in particolare su quattro filoni principali che sono food, motori, neve e grandi eventi. E per fare questo lo strumento, previsto dalla nuova legge regionale, sarà la “Destinazione turistica” della Città metropolitana di Bologna, con la quale Modena collaborerà strettamente attraverso una apposita convenzione, approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale.
«La nostra strategia sul turismo – ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, presentando il documento – vuole puntare innanzitutto su un forte rapporto con l’Apt regionale al fine di garantire una promozione internazionale coordinata dell’Emilia Romagna, all’interno della quale Modena ha tanto da offrire; parallelamente intendiamo collaborare con Bologna per consolidare un’autentica alleanza, per il territorio del centro Emilia, sui filoni che abbiamo in comune dai motori, dove noi abbiamo Ferrari e Maserati, Pagani, loro Ducati e Lamborghini; poi il food, dove Modena rappresenta l’eccellenza a livello regionale con 22 dop e igp su 44 in Emilia Romagna; poi c’è il comparto neve con il consorzio del Cimone che gestisce ancora la stazione bolognese del Corno alle Scale. Insomma Modena Bologna mettono insieme tutte queste eccellenze per renderle ancora più forti, anche attraverso la partecipazione attiva nel nuovo organismo dell’imprenditoria turistica modenese. Poi in questa strategia – conclude Muzzarelli – c’è un terzo livello che riguarda il turismo verde in Appennino, le città d’arte e le terme che entreranno nel Piano turistico di promozione locale che gestiremo autonomamente come Provincia».
I fondi previsti dal Piano di promozione locale, infatti, che finanziano i progetti di enti e associazioni e gli uffici turistici (finora circa 150 mila euro all’anno) continueranno a essere gestititi autonomamente dalla Provincia di Modena, mentre i progetti di marketing relativi ai filoni stabiliti dalla convenzione saranno gestiti all’interno della Destinazione.
La convenzione triennale prevede che nella cabina di regia della Destinazione turistica, che ha il compito di condividere le strategie di promozione e commercializzazione, siederanno due rappresentanti degli enti locali modenesi e quattro dell’imprenditoria turistica.
La collaborazione sempre più stretta con Bologna non si limiterà al solo settore turistico. Come ha ricordato Muzzarelli, nei giorni scorsi è stato raggiunto un accordo, approvato dal Consiglio provinciale, tra Modena, Ferrara e Bologna per lo sviluppo della competitività dei territori e dell’attrattività a livello nazionale ed internazionale, frutto del lavoro congiunto dei presidenti delle Province di Modena e Ferrara Muzzarelli e Tiziano Tagliani e del sindaco della Città metropolitana di Bologna Virginio Merola che sta passando al vaglio degli organi di governo dei tre enti.
Partendo dalle omogeneità territoriali e socio-economiche, l’intesa punta a creare un sistema di relazioni in materia di infrastrutture, pianificazione urbanistica-territoriale e promozione degli investimenti.
Le “Destinazioni turistiche”, previste dalla legge regionale 4 del 2016, che semplifica il sistema della gestione delle politiche turistiche, sono nuovi organismi che gestiranno la concertazione, anche con i soggetti privati, sulle linee strategiche e programmatiche per lo sviluppo delle attività di promo-commercializzazione e marketing territoriale; fanno riferimento a tre ambiti territoriali, costituiti dalle province della Romagna e Ferrara; dalle province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza e dalla Città Metropolitana di Bologna, con il territorio provinciale di Modena che ha scelto la strada della collaborazione istituzionale con Bologna sul versante della promozione turistica, tramite la convenzione approvata dal Consiglio provinciale.
All’interno dalle Destinazioni, cui potranno aderire anche le Camere di Commercio, saranno istituite Cabine di regia con la partecipazione di soggetti privati del settore turistico locale.
Per il funzionamento delle Destinazioni, oltre alle risorse della Regione, la legge regionale prevede contributi anche da parte dei Comuni e delle Unioni.