Ultimo aggiornamento:  9 Maggio 2018 5:08

Stampa da quasi un secolo

È passata tra la guerra e le crisi economiche e oggi guarda all’Industria 4.0

 Quasi un secolo di storia alle spalle – era il 1920 quando ha visto la luce – passando tra guerre e crisi economiche. Ma sempre con un obiettivo chiaro: la salvaguardia del lavoro per i propri soci-lavoratori. Giù il cappello di fronte a COPTIP, Cooperativa Tipografi di Modena, ad oggi parte della storia del lavoro di città e territorio, ancora saldamente sul mercato. E questo anche per la determinazione di aver saputo affrontare grandi cambiamenti che hanno interessato il settore. Prima tra tutti il cambio della tecnologia da stampa a foglio a bobina alla fine degli anni ’80 Ottanta del secolo scorso che permise di specializzare COPTIP nella stampa commerciale per la GDO, in forte espansione proprio in quel periodo. Una scelta lungimirante che ne è valsa la trasformazione in “Industria Grafica” e di uscire dalla logica di tipografia artigianale.

Alla base però c’è sempre l’impegno e la passione, ma anche valori importanti come la responsabilità sociale e la tutela ambientale. “Si tratta di valori che fanno parte del nostro DNA cooperativo – Spiega Giuseppe Rovatti, il presidente di COPTIP – degli scopi sociali e mutualistici messi dai soci per iscritto nello statuto della cooperativa. Chiariamo un punto: la cooperativa è una impresa che deve stare sul mercato, in modo competitivo e distintivo. E questi valori non sono patrimonio esclusivo della cooperazione, ma di qualsiasi impresa che intende operare in modo responsabile – e non solo per un mero interesse economico – guardando soprattutto al futuro. Eccola la differenza, perché se la mission è quella di lasciare alle generazioni future, un’impresa migliore dell’attuale, allora occorre inevitabilmente ragionare in termini di responsabilità sociale, di impatto ambientale, di inter-generazionalità.”

Quanto il territorio è risultato idoneo alle vostre necessità di impresa? “Semplicemente per le sue peculiarità presenti ancora oggi. Il modello emiliano, storicamente composto da piccole e medie imprese, prima ancora che da grandi multinazionali, ha di base questi valori. E, non a caso le grandi multinazionali hanno immediatamente capito che per entrare in sintonia con il territorio modenese, occorre adottare comportamenti etici e responsabili.”

Anche per voi si parla di servizi e prodotti a misura di cliente. Ma anche la ricerca è importante nel vostro ambito? “Realizziamo volantini promozionali, cataloghi e riviste in grandi tirature (oltre le 300 mila copie) principalmente per la GDO, dove occorre grande affidabilità nei tempi di consegna e flessibilità nel cambio di foliazione. Risposte che si ottengono grazie ad una importante capacità produttiva con tre rotative di grande formato (che tra pochi diventeranno quattro) ed una impeccabile programmazione della produzione e della logistica per garantire la consegna in tempi rapidi in tutta Italia. COPTIP utilizza la tecnologia di stampa offset, la più diffusa al mondo e in grado di garantire il miglior rapporto qualità/prezzo. La tecnologia offset per competere con il digitale, necessita di un altissimo livello di automazione e precisione non solo nella tecnica di stampa ma dell’intero processo: software di ottimizzazione grafica in prestampa, flusso di stampa, approntamento macchina rapido e preciso, sistemi di combustione a risparmio energetico, inchiostri ad alto rendimento, post stampa, manutenzione continua e predittiva sono gli elementi principali. Tutto questo richiede grandi investimenti e ricerca, anche se nel nostro settore la ricerca viene svolta direttamente presso i laboratori dei produttori di carta e inchiostri ovvero presso i costruttori delle macchine da stampa. Abbiamo appena concluso un progetto di ricerca in collaborazione con una startup dell’Università di Ravenna sulla trasformazione dello scarto del processo produttivo in materiale bioplastico mentre prosegue una consolidata collaborazione con l’Istituto Tecnico Industriale Superiore “Fermo Corni” di Modena, da sempre vivaio” per nuove assunzioni.”

Quanti i dipendenti in origine e quanti sono ora? “COPTIP è partita dalla volontà di 20 lavoratori che costituirono nel 1920, la Cooperativa Tipografi. Oggi siamo 94 persone di cui 62 soci. Abbiamo recentemente inserito 8 nuove figure e alcuni di questi con contratti a tempo indeterminato. E’ molto difficile la ricerca di personale addetto alla stampa in rotativa in quanto il mercato del lavoro offre principalmente stampatori a foglio. Per stampare in rotativa, oltre che ad avere capacità riconosciute nella stampa, occorrer essere un bravo “conduttore” di macchina in tutte le sue componenti meccanica, elettronica ed idraulica, lavorando in squadra.”

Mercati, concorrenza, fatturato, export e Industria 4.0: che anni sono stati e quali eventuali prospettive s’intravedono? “L’Italia è il terzo paese europeo per produzione di stampati, dopo Germania e Regno Unito. La creatività e la passione italiana si riscontrano ampiamente anche nella stampa. Tuttavia il nostro prodotto per timing di consegna non è idoneo all’export. La nostra quota di esportazione è oggi di circa il 5% principalmente per il sud della Francia, che in termini di trasporto è come arrivare in Sicilia. Guardando invece al fatturato e agli anni appena trascorsi, quello del 2016 e 2017 è di circa 40 milioni di euro. Anche il 2017 si chiude con un risultato positivo. Le prospettive per il 2018 sono di forte competizione sui prezzi, ma si profila un anno di rilevanti cambiamenti per effetto di un importante investimento in una nuova ed innovativa rotativa per un valore superiore a 15 milioni di euro e che permetterà di ampliare clienti e fatturato. Sarà una rotativa 80 pagine, con larghezza di stampa di ben 2250 mm, la più grande in Italia, gemella di quella installata nel 2010 sempre in Coptip. Un macchinario in chiave Industria 4.0, anche se il settore da tempo ha fatto la scelta dell’innovazione e dell’automazione. Strada che COPTIP ha sempre percorso, ricercando le tecnologie più moderne e performanti per seguire sempre meglio le esigenze dei nostri clienti.”

Quanto è importante il personale nel vostro lavoro? Che consigli vi sentite di dare alle istituzioni rispetto anche al vostro settore? “Per una cooperativa di produzione a mutualità prevalente, il personale è il vero capitale dell’impresa. Uomini e donne, imprenditori di se stessi, con il coraggio di prendere decisioni strategiche per la continuità della propria attività, anche quando questo significa mettere in discussione il proprio reparto ed il proprio posto di lavoro. In assemblea si decide con il principio “una testa un voto” ma nella quotidianità bisogna rispettare un’organizzazione che permetta di garantire efficienza ed economicità. Anche per queste ragioni, le imprese hanno bisogno di istituzioni credibili con una visione di lungo periodo. Spesso i provvedimenti legislativi ed incentivi economici sono troppo complessi per accedervi e limitati nel tempo, non compatibili con la programmazione dell’impresa e l’evoluzione del mercato. Serve snellimento burocratico e visione di lungo periodo, sia nelle istituzioni che nelle imprese e nelle proprie rappresentanze.”

Filippo Pederzini