Ultimo aggiornamento:  19 Marzo 2020 6:09

Contoterzisti di valore assoluto

Tagliare il traguardo dei vent’anni di attività, crescere e diventare un riferimento per i costruttori di macchine per automazione nonostante crisi, terremoto e avversità.

lI valore della qualità espressa da un prodotto, porta a crescita, quote di mercato, aumenta il valore dell’azienda che realizza quel prodotto. Ma se oltre alla qualità c’è anche la tenacia, di perseguire gli obbiettivi nonostante crisi, sisma e vicissitudini avverse, allora quel valore raddoppia. Lo si capisce dalle parole di Incerti Mauro e Golfrè Andreasi Stefano titolari di Euromeccanica Srl azienda attiva nel settore della meccanica di precisione e che recentemente ha tagliato il traguardo dei suoi primi 20 anni di attività. Anni impegnativi – e come non lo sono stati verrebbe da dire, ascoltando le sue parole – “Perché è senza dubbio il termine che meglio li identifica. Nel bene e nel male. Abbiamo fatto tanto ed ottenuto risultati decisamente importanti. Ma siamo stati anche costretti ad affrontare passaggi che, all’inizio nel 2002, non ci immaginavamo neppure. Come la crisi economica del 2008, la più pesante dal 1929 in poi. Ed una volta usciti, ecco il terremoto che ha devastato la Bassa: azienda distrutta, costrizione a dover ripartire sì, ma altrove, con un monte di difficoltà che pareva non finisse mai. Lasciato il sisma alle spalle, con la ripresa, nuova tegola: la dipartita di uno dei soci, prima ancora e soprattutto un amico, causa grave malattia. Un evento luttuoso che ha segnato profondamente tutti, noi ed i nostri collaboratori.”

La risalita della china è stato un percorso tortuoso, ma che ha ripagato Euromeccanica anche di soddisfazioni. Hanno un ruolo da contoterzisti e si muovono principalmente sul mercato Italiano. “Noi non abbiamo prodotti per così dire nostri, lavoriamo conto terzi – afferma S.Golfrè –  Ci siamo specializzati nella realizzazione di particolari meccanici per l’automazione, con un occhio di riguardo alla fornitura delle parti piane con le lavorazioni integrate anche di notevoli dimensioni. Il nostro mercato di riferimento è quello italiano, ma molti dei componenti prodotti vanno in altri Paesi, europei ed extraeuropei. Difficile definirne la percentuale, ma certamente la maggior parte va all’estero. Recentemente sono maturati diversi contatti con aziende di altri Stati europei che non abbiamo ancora però sviluppato. Contiamo di farlo nei prossimi anni. Chi è e che necessità ha chi si rivolge a Euromeccanica? Generalmente si tratta di costruttori di macchine per automazione operativi in modo trasversale in diversi settori, in cerca più di un partner che un fornitore. Una realtà produttiva in grado di coniugare capacità operative, velocità di fornitura, costi contenuti per pezzi singoli o piccolissime serie. Oltre a fornire un prodotto completamente finito. Va da sé che aiutiamo i diversi clienti nella parte di ricerca e sviluppo, fornendo le migliori indicazioni in termini di progettualità e realizzazione/costruzione.”

È chiaro che un’affermazione del genere apre una finestra sull’importanza di personale formato in modo adeguato e col fine di rispondere al meglio alle necessità del cliente. “Attualmente contiamo 10 collaboratori e devo dire che la loro valorizzazione è un po’ il nostro fiore all’occhiello. Oltre alla formazione, soprattutto interna, siamo molto attenti a mantenere uno spirito positivo in azienda e a motivarci per raggiungere gli obbiettivi preposti, insomma siamo e soprattutto lavoriamo in “squadra”. Un peso specifico notevole inoltre ce l’ha la digitalizzazione. Fondamentale ed imprescindibile nella nostra attività, nonché ottima opportunità per migliorare l’organizzazione. Pur essendo una ditta di piccole dimensioni ne siamo ben consapevoli e la utilizziamo di conseguenza. Nella stessa direzione va poi l’utilizzo dell’automazione nei processi produttivi. Il miglioramento delle tecnologie permette e obbliga, in qualche modo, ad essere aggiornati in modo costante in termini di innovazione e sviluppo dei sistemi di lavoro. Un ambito per il quale abbiamo scelto di puntar ed investire su ragazzi giovani che hanno portano in Euromeccanica le loro capacita innovative.”

Prima di esprimersi sull’andamento complessivo aziendale M.Incerti fa un passo indietro con la mente che ritorna a quei giorni, quelli del terremoto. “Oggi posso parlare di realtà consolidata, ma all’epoca non mi sarebbe passato nemmeno per la testa. Il sisma del 2012 è stato un momento veramente difficile, come tante altre aziende della nostra zona per non interrompere i rapporti con i nostri clienti ci siamo trovati a lavorare in condizioni che oltre a definire estreme non auguro a nessuno: sotto teloni a oltre 40 gradi, o al freddo, in container con una logistica disastrata e con un’infinità di altre difficoltà anche personali. Ci siamo rimboccati le maniche utilizzando al meglio tutto quello che è stato messo in campo inteso come supporto (Sfinge) e ne siamo usciti in pochi anni. Adesso, guardandoci indietro, quel periodo ci sembra quasi non sia esistito. Confortati anche da una situazione post-terremto che ci ha permesso di lavorare. Un po’ in frenata mi sento di dire se guardo al secondo semestre del 2019, dato il rallentamento complessivo della meccanica per automazione. Ma stiamo lavorando a pieno ritmo e anche per l’anno in corso contiamo di rimanere su numeri del 2019. Certo le difficoltà non mancano: c’è la concorrenza che cerchiamo di affrontare migliorandoci, puntando sulla qualità elevata e poi la burocrazia, che qualche grattacapo lo crea, ma che cerchiamo di superare individuando le soluzioni migliori”.