Ultimo aggiornamento:  7 Febbraio 2018 10:47

I modenesi: “Vola l’export, ma l’Italia…”

Sono sorrisi a denti stretti quelli che arrivano dalla 113esima edizione di Fieragricola a Verona, tra i circa trenta imprenditori modenesi presenti. Il mercato tiene, incrementa, se guardiamo a macchinari e trattrici, grazie soprattutto all’export dove ormai va il quasi il 90% della produzione. Quanto all’Italia sono diverse le questioni a tenere banco: c’è quella legata ai pagamenti e quella alla burocrazia; c’è anche un mercato, nazionale che scalpita e vorrebbe tornare a crescere, ma che a parere di molti resta ingessato. In particolare per il blocco dei PSR, i Piani di Sviluppo Rurali, a cui sono in tanti, troppi ancora in attesa. Alcuni di fatto sono stati ‘smobilitati’, ma, o hanno interessato pochissime regioni, o sono talmente mirati e per ambiti specifici da risultare significativi solo parzialmente.

La spugna però non la getta nessuno. Anzi con coraggio e sacrifici si investe in ricerca ed innovazione. Si ricercano soluzioni d’avanguardia in chiave di Industria 4.0 e c’è chi anche nel modenese, ha avviato progetti di automazione agricola intelligente che saranno operativi prima della fine dell’anno. E poi si fa leva sulla “fame” di made in Italy (tanta pure qui) che il mondo ha nei confronti dei nostri prodotti – anche del made in Modena, quando si tratta di meccanica e macchinari – con gli stranieri, tanti anche alla kermesse veronese, interessati parecchio e “a caccia” di novità.

Ultimo inciso una necessità comune qui come in altri settori: l’esigenza di manodopera specializzata, “Che purtroppo fatichiamo a trovare – è stato affermato a più riprese – anche nei giovani che escono dalle scuole. Occorrerebbero percorsi formativi mirati, all’altezza delle necessità che sono mutate.”

fp