Ultimo aggiornamento:  28 Giugno 2019 7:02

Il futuro dell’inclusione sociale è a Pavullo

Coopattiva lancia un crowdfunding e raddoppia inaugurando una seconda sede nel Frignano

È stato presentato da pochi giorni “Inclusione 4.0” il crowdfunding 2019 di Coopattiva, la storica cooperativa sociale nata a Modena 35 anni fa, oggi presente sulle 4 sedi di Modena, Nonantola, Pavullo nel Frignano e Sant’Antonio di Pavullo (e in diversi presidi presso aziende clienti).

Quest’anno il titolo del progetto di raccolta fondi online è particolarmente intrigante: “Inclusione 4.0”. La campagna di crowdfunding ha per oggetto l’acquisto di una innovativa macchina per il taglio ceramico di grande formato a controllo numerico (per approfondimenti e donazioni: www.ginger.it). L’obiettivo ambizioso è di raggiungere 20.000 Euro di donazioni. “Abbiamo bisogno di questo macchinario – ha affermato Fabrizio Nini, Responsabile sedi Coopattiva di Pavullo e Sant’Antonio – Facciamo inclusione e la facciamo puntando anche all’innovazione tecnologica, e quindi ad attività professionalizzanti e di valore. Questo significa grande dignità per i nostri lavoratori e nuove possibilità per noi che ci offriamo al mercato ceramico come fornitore con potenzialità e tecnologia avanzata. E con un valore sociale in più”.

Una presenza importante, quella di Coopattiva, per il territorio appenninico del Frignano sia come impresa che crea occupazione che come cooperativa sociale che promuove l’integrazione, attraverso il lavoro, delle persone con disagio o disabilità.

“Coopattiva è nata nel lontano 1984” – ricorda il Presidente Giorgio Garuti – “quando ancora non esisteva la legge sulla cooperazione sociale. Quest’anno corrono i 100 anni dalla fondazione di Confcooperative, cui aderiamo da sempre. Anche nella recente Assemblea dei Soci sono stati ricordati i valori della cooperazione, cosa fatta anche dal Presidente della Repubblica, sottolineando peraltro l’importanza delle cooperative nei territori di montagna”.

“L’investimento per l’acquisto della nuova macchina per il taglio è importante – ha sottolineato Giorgio Sgarbi, Responsabile commerciale Coopattiva – e contiene una sfida imprenditoriale e sociale. Noi abbiamo acquistato la macchina, ma contiamo sulla sensibilità dei singoli donatori e sulla responsabilità sociale delle imprese. Pensiamo all’indotto ceramico e al territorio, ma non solo. Stiamo infatti ricevendo sostegno e donazioni anche da regioni molto lontane da noi”.

fp