Ultimo aggiornamento:  25 Maggio 2018 10:28

La nuova eccellenza: l’ingegneria made in Italy

In principio erano i circuiti stampati poi è sorta la divisione sicurezza: l’azienda di Modena tra i pionieri dell’Industria 4.0

Dai circuiti stampati al mondo. Techboard Group azienda modenese innovativa fino dalle origini – lo si può dire chiaramente dato lo sviluppo che ha avuto in un ventennio – continua la sua fase di crescita. Promuove l’ingegneria made in Italy, altro fattore, o sarebbe meglio dire eccellenza, molto ambito a livello internazionale e puntando sui sistemi di sicurezza, oggi si pone come punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale. Fabio Malagoli, patron di quello che oggi è ormai un gruppo – anche dopo l’acquisizione di SYAC – racconta le ultime tappe: tra Industria 4.0, l’apertura recente di uno show room a Roma ed un evento, l’ESOF 2020 (Trieste capitale europea della Scienza), di cui saranno partner. “In fondo con la scienza – dice – ci abbiamo poi sempre lavorato…”

Vi ritenete dei pionieri in tema di industria 4.0? “Sicuramente lavorando in elettronica, la materia ci è più vicina rispetto a chi opera in mercati/settori diversi. L’industria 4.0 sta rispondendo a necessità crescenti di produttività e qualità del lavoro. I nostri tecnici hanno appena coniugato una nuova soluzione, oggi in avanzata fase di test, proprio per rispondere alle richieste di Industria 4.0”.

C’erano una volta i circuiti stampati all’origine di Techboard. Oggi ci sono ancora, ma avete acquisito nuove competenze/servizi e divisioni di sviluppo. Quali sono e a chi sono orientati? “Siamo nati con i circuiti stampati nel 1979 e questo prodotto si è evoluto a tal punto da diventare una commodity, facilmente reperibile sul mercato, dove vince il prezzo e il servizio. Il valore aggiunto che può dare una produzione nazionale o europea oggi non è più riconosciuto e di contro le agevolazioni che hanno le aziende cinesi non permettono più una equa competizione. Da questa considerazione però è stata avviata l’evoluzione dell’azienda che mantiene comunque il core business nella produzione di pcb, ma nel plant di Shenzhen invece che in quello storico di Modena; gli spazi ora sono utilizzati dalla Divisione assemblaggio di PCB attività che consente di meglio esprimere il valore aggiunto delle nostre professionalità. Dopo la divisione di PCBA nel 2012 è stata acquista la SYAC società leader nel settore della video sorveglianza professionale dove batte il cuore delle nostre schede, chiudendo così il circolo e che nel 2018 è partita con molte novità, nuova squadra forte e coesa, un nuovo showroom e tanti nuovi progetti in Italia e all’estero”.

Uno show room? “Sì e a Roma. Riteniamo fondamentale essere sempre il più possibile vicino ai clienti. Roma è la capitale e molti progetti partono proprio da lì”.

Headquarter a Modena: ma in quali altre realtà internazionali vi muovete? “Cina e India sono paesi dove storicamente siamo presenti per il mercato dei PCB. Quanto al mercato della sicurezza invece, ci vede direttamente presenti con società nostre in Brasile, Turchia, Emirati Arabi, Romania e USA”.

Perché spingete sul termine ingegneria made in Italy? È un aspetto importante per il mercato? “Senz’altro il Made in Italy è un punto di forza e non solo nella moda o nell’alimentare quando si parla di soluzioni con elevato valore aggiunto non credo si debba temere nessuna concorrenza”.

La sicurezza è uno dei vostri capisaldi oggi. A chi in particolare sono rivolte le soluzioni che offrite? “Le nostre, a differenza di altre proposte asiatiche, sono soluzioni di sicurezza e non di semplice sorveglianza; prova ne è che i prodotti che progettiamo e realizziamo, sono di fatto inattaccabili. Per questo tra i maggiori destinatari – e richieste – c’è chi ha una necessità di sicurezza al di sopra degli standard medi quali banche, prigioni, confini di stato, ferrovie, etc…”.

Sarete partner di un evento ESOF2020, Trieste capitale europea della scienza. Come mai questa scelta? “Per la semplice ragione che Syac è nata a Trieste e nella città giuliana abbiamo ancora il centro R&D; Trieste come anche ricordato da voi sarà la capitale di ESOF2020 e quindi sono previste in città l’arrivo di migliaia di persone. È giusto essere presenti, è doveroso essere riconoscenti alla città che ha dato i natali a Syac, oggi nel Gruppo di Techboard, soprattutto per opportunità che è in grado di generare un evento del genere. E poi, con la scienza sono ormai anni che lavoriamo gomito a gomito”.

Filippo Pederzini