Ultimo aggiornamento:  13 Gennaio 2019 5:59

La sostanza della tradizione

La voglia di trattoria che da tempo tocca i frequentatori di ristoranti scottati da cucine “tutto nel conto niente nel piatto” impone di essere molto critici e selettivi. L’ambiente dimesso, il servizio informale, “i piatti della nonna” nascondono spesso cucine men che mediocri, prodotti scadenti e ricette orecchiate. Se l’abito non fa la trattoria, insomma, occhio agli osti finti e mettiamoci in caccia degli indirizzi garantiti che non tradiscono mai.

Raccogliendo il suggerimento di un caro amico S.S,. grande conoscitore di trattorie, ho fatto visita alla trattoria La Rana, che mi aveva visto come avventore abituale durante il mio periodo universitario (molti anni fa) ma che poi avevo perso di vista.

La trattoria si trova a Magreta in Via Marzaglia (a una decina di chilometri da Modena), via di grande comunicazione commerciale in quanto collega la Via Emilia con il distretto ceramico di Sassuolo. È gestita dalla famiglia Montorsiora alla terza generazione con Stefanoin sala ed il fratello Simonein cucina, ma con il papà e la mamma ancora a dare una mano.

Dall’esterno si presenta come una classica abitazione rurale della campagna emiliana, l’ambiente e l’atmosfera interni sono da bar sport anni 70, con alle pareti vecchie fotografie e ancora il listino prezzi delle vivande di quegli anni, ora però oggetto “vintage”. I tavoli sono ravvicinati ed il locale è sempre pieno pertanto è assolutamente consigliabile prenotare.

Il menu è recitato a voce: tagliatelle al ragù dalla pasta elastica e tirata a mano, tortellini in brodo, gramigna con salsiccia, tortelli di ricotta di grande morbidezza (alla domenica le lasagne), prima del trionfo che si materializza con un piatto di cui sono ghiotto, gli involtini fritti con ripieno di formaggio Parmigiano Reggiano e Prosciutto DOP Parma. Inutile sprecare aggettivi, occorre assaggiarli. Come se si ha la forza sono da assaggiare il coniglio arrosto, i bolliti misti, il pollo alla cacciatora e quando disponibili le cervella fritte.

Non azzardatevi a chiedere altri vini oltre ad un buon lambrusco di Sorbara o Grasparossa, tutt’al più concludete il pasto con un “caffè corretto alla grappa”.

Contento di essere tornato dopo molti anni in uno dei “luoghi del cibo” più democratici che io abbia conosciuto, anche per il prezzo: ci si toglie ogni voglia con poco più di 20 euro!

Stefano Reggiani

 

La Rana
Via Marzaglia 134
Magreta (Mo) – tel. 059 389103
Aperti a pranzo e cena
Giorni di chiusura, lunedì e domenica alla sera e giovedì tutto il giorno