Ultimo aggiornamento:  24 Giugno 2019 6:37

L’Aftermarket modenese

Undici gli operatori presenti (su quasi 1700) con l’innovazione come valore aggiunto di prodotto. Sui mercati, bene l’anno scorso; 2019 invece partito un po’ in salita

Hanno sfiorato il migliaio, gli operatori provenienti dal territorio modenese in visita ad Autopromotec, la biennale internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico, in scena a Bologna il maggio scorso. Si è trattato soprattutto, titolari di officina, ricambisti, carrozzieri ed addetti ai lavori, in generale del mondo automotive. In primo luogo per capire, i cambiamenti in corso per un settore che sta accelerando sempre di più verso l’innovazione tra ibrido, elettrico ed altre forme di alimentazione, il digitale da cui non può sottrarsi, ma anche la meccanica, i prodotti e i macchinari che cambiano e quindi stare al passo coi tempi.

Guardando agli espositori invece, 11 in tutto quelli provenienti da Modena, per ogni settore presente in fiera, tra circa 1700 totali (di cui il 43% da 53 Paesi del mondo). Ciascuno in un modo o nell’altro più o meno soddisfatto. E le ragioni sono molteplici: dall’alta l’affluenza specie tra gli stranieri (molti dei quali europei); al momento, quello del salone, scelto opportunamente per presentare nuovi prodotti; al fatto che resta una fiera utile per facilitare contatti e contratti. Tutti o quasi, con alle spalle un anno il 2018, chiuso in positivo: per alcuni è stato quello giusto per iniziare importanti partnership, per altri quello del consolidamento delle posizioni sui mercati esteri (la maggioranza dei presenti esporta) e nazionali, ma pure per allargare la produzione e diversificare. Confortato oltre tutto in generale, da una chiusura in lieve crescita. Il fatturato aftermarket infatti, aveva fatto registrare un incremento dello 0,8% nel 2018 (rispetto al precedente, in calo dell’1%), mentre quattro delle singole famiglie prodotto su cinque, presentavano un trend positivo. All’incremento a due cifre dei componenti di carrozzeria e abitacolo (+14,5%), che nel 2017 erano rimasti sostanzialmente stabili (+0,05%), sono seguiti i rialzi dei componenti elettrici ed elettronici (+5,6%), che avevano registrato la contrazione maggiore l’anno precedente (-7,5%), dei materiali di consumo (+3,3%) e dei componenti undercar (+1,8%), in lieve flessione (-0,9% e -0,1% rispettivamente), nel 2017.

Cosa che ora però, non può dirsi per quest’anno. Il 2019 si è aperto con un improvvisa battuta di arresto per il settore, causata principalmente da un lato, da un forte clima di incertezza che vive nel complesso il sistema Italia. E dall’altro, da nuove figure distributive provenienti dall’autorizzato che stanno rosicchiando fette di mercato. Situazione che impone una rilettura nelle logiche di fare impresa in questo ambito, migliorare le modalità di fare business, optando per la qualità elevata come valore aggiunto anche nel servizio offerto. Elementi che comunque non rappresentano una novità per le imprese modenesi presenti al salone, dato il loro percorso a tal senso già iniziato.

Detto ciò, Autopromotec si è confermata anche nel 2019, un evento sentito e di portata elevata, con oltre 120mila visitatori, dei quali almeno 20mila provenienti dall’estero. Numeri importanti e in forte ascesa rispetto alla passata edizione del 2017; che scansano i dubbi sul valore di questa manifestazione fieristica internazionale – “barometro” di primo piano ormai per gli operatori – e che fanno da apripista al prossimo salone, in programma dal 26 al 30 maggio 2021.

Filippo Pederzini

 


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