Ultimo aggiornamento:  4 Agosto 2020 5:34

Le Modenesi contro la pandemia

Alcune aziende modenesi sono state premiate dalla regione Emilia Romagna con un contributo in denaro per le loro soluzioni per contrastare la pandemia.

Post emergenza Covid: sette aziende modenesi premiate e finanziate per progetti innovativi.

Nuovi tipi di mascherine protettive riutilizzabili, dispositivi per la sanificazione del contante, di oggetti, e di impianti di condizionamento mezzi pubblici, respiratori, sistemi di controllo e gestione delle certificazioni di dispositivi di protezione e sistemi per il controllo a distanza dei pazienti domiciliari.

Sono alcune delle proposte progettuali presentate delle aziende modenesi che hanno risposto al bando della Regione Emilia-Romagna, finanziato in gran parte attraverso Fondi Europei, per sostenere e sviluppare progetti di ricerca per la produzione di servizi e soluzioni tecnologiche per prevenire e contrastare il contagio da Covid-19.

Una partecipazione ampia, quella delle aziende modenesi, da sempre capaci di distinguersi per innovazione tecnologica e di progetto, e premiata dal riconoscimento del finanziamento a sette dei trenta progetti ammessi al contributo sul piano regionale. Sono 4,2 i milioni di euro messi a disposizione a livello regionale, dei quali 3,1 milioni di euro derivanti da Fondi europei (Por-Fesr). Sui 30 progetti finanziati, 27 sono stati presentati da imprese (di cui 19 fra micro e piccole imprese), e 3 da laboratori della Rete Alta Tecnologia. Sette sono stati presentati da aziende della provincia di Modena. Di questi, ben quattro quelli proposti da aziende di Mirandola. Tra queste c’è la Safe srl.

L’azienda, che con il suo laboratorio effettua le rigorose verifiche necessarie per ottenere il via libera dell’Istituto Superiore di Sanità alla produzione di mascherine, è stato riconosciuto un contributo di 119.800 euro per la riconversione e il potenziamento di due laboratori avanzati interni, al fine di garantire l’esecuzione di test di conformità e certificazione di dispositivi medicali.

Attiva nel campo dei macchinari industriali per maglieria fin dal 1976, forte di consolidate collaborazione con i leader del settore, e conosciuta nell’emergenza Covid anche per la produzione di mascherine, alla C.T.F service di Mirandola va un contributo a 112.000 euro per la proposta di progetto sulla produzione di mascherine Ffp2 in cotone riutilizzabile.

Altra importante eccellenza industriale mirandolese è la Cima Spa. Dal 1955, l’azienda con sede in via di Mezzo progetta e realizza sistemi per rendere più semplice e sicura la movimentazione del denaro: prima in banca con le bussole antirapina per la protezione del contante poi con i dispositivi ‘cash handling’ per poterlo riconoscere, contare, trattare, proteggere e seguirlo nel suo percorso. Oggi, ai tempi del Coronavirus, l’azienda si è distinta per avere proposto soluzioni specifiche per il trattamento e la sanificazione del denaro contante. Per questo progetto ammonta a 119.976 euro il contributo riconosciuto.

Ammonta invece a 71.144 euro il contributo riconosciuto alla proposta presentata dalla ditta Egicon srl di Mirandola, specializzata nelle progettazione e progettazione di sistemi elettronici avanzati, e relativa ad un generatore di ozono di ultima generazione.

Gli altri tre progetti di aziende modenesi scelti e finanziati sono stati proposti da A.F. Frigo Clima Impianti srl di Bomporto con 119.677 euro per un Dispositivo di sanificazione sui sistemi di condizionamento di treni e metro, Ncs Lab srl di Carpi con 86.041 euro per un sistema che consente la riabilitazione e il monitoraggio domiciliare del paziente con patologie muscolo-scheletriche e la Pikkart srl di Modena con 119.467 euro per un progetto di assistenza domiciliare da remoto.

Gianni Galeotti