Ultimo aggiornamento:  29 Aprile 2016 7:08

50esimo Vinitaly: pronti via e lambrusco già sugli scudi

È stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a tagliare il nastro per le 50 candeline del Vinitaly. Con lui anche il Ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina ed un numero d’autorità più che significativo, per quella che è una (se non addirittura la prima) delle kermesse più importanti del Paese. Come sempre le presenze a dimostrarlo: di visitatori – soprattutto professionisti del settore provenienti ormai da tutto il mondo – espositori, dall’Italia e dall’estero, ma soprattutto per il termometro che Vinitaly rappresenta per l’intero mercato del wine. Non fermiamoci però solo al ristretto concetto di vetrina, perché la manifestazione va ben oltre. Pensiamo ad innovazione, studio, ricerca, impegno, lavoro e cultura. Tutte caratteristiche comuni ai produttori, compresi quelli di casa nostra.

Già, il lambrusco, assurto a primo vino venduto al mondo nella gdo, ma che si fa largo anche tra quelli di qualità nei settori medio alti della ristorazione. Pronto a recitare un ruolo di primo piano anche quest’anno alla quattro giorni veronese. A partire dal fatto che i protagonisti/produttori del nostro territorio saranno come al solito quasi tutti quanti presenti – dal Sorbara al Grasparossa, passando per Salamino e ‘Metodi classici’ di ultima generazione sorprendenti e piacevoli al palato – e decisi a presentare quella che si preannuncia essere, il 2015, un’ottima annata. Per il resto i conti si faranno come sempre alla fine della fiera e per voce degli imprenditori, di chi la vigna la cura e il vino lo vive in prima persona.

Come premessa a questo Vinitaly 2016 è d’obbligo però ricordare un paio di cose. Il bello che tra le aziende storiche partecipanti da sempre alla fiera, un paio sono modenesi: Chiarli e Donelli. E un premio prestigioso intascato qualche giorno fa, prima dell’avvio dal Grasparossa Villa Cialdini di Chiarli: il trofeo 2016 come miglior vino frizzante, assegnato da 70 giurati provenienti da tutto il mondo per la prima edizione del Premio internazionale “5 star wines”. Segno che il vino buono lo sappiamo fare anche nel modenese.

Miglior design per il Lambrusco Ancestrale Gavioli

La giuria del 20° Concorso Internazionale Packaging di Vinitaly ha premiato il design del Lambrusco Modena DOC Rifermentazione Ancestrale 2014 di Gavioli Antica Cantina con l’Etichetta d’Oro, prestigioso riconoscimento attribuito alle bottiglie in grado raccontare con efficacia e immediatezza il proprio rapporto con il territorio.

“Siamo orgogliosi di ricevere questo riconoscimento, che premia lo sforzo delle aziende che più stanno investendo risorse e creatività nell’estetica dei propri prodotti, coniugando tradizione e innovazione” – spiega Giovanni Giacobazzi, presidente di Gavioli Antica Cantina – “Il Lambrusco Modena DOC Rifermentazione Ancestrale 2014, prodotto da uve di Sorbara vinificate in purezza, si presenta proprio come un omaggio alla storia enologica della nostra terra.”

Gavioli Antica Cantina (Pad. 1 Stand D7) porta in degustazione tutta la propria gamma di vini nati da una terra lavorata con passione e cura nei dettagli, nel segno della tradizione.

Fiore all’occhiello della storica cantina modenese è lo Spumante Lambrusco Emilia IGP Metodo Classico 30 mesi, sboccato il 3 marzo 2016.

Una produzione a tiratura limitata (5.368 bottiglie) prodotto da uve di Sorbara vinificate in purezza e rifermentato naturalmente in bottiglia secondo il Metodo Classico.

Le bottiglie riposano in cataste per minimo 30 mesi durante i quali affinano sui lieviti, sviluppando caratteristiche uniche, preservate ed esaltate dalla scelta dell’azienda di mantenere lo spumante bianco, per esprimere al meglio tutte le sue peculiarità, senza compromessi.

Il risultato è uno Spumante ben strutturato, pieno, armonico ed elegante. Di buona sapidità e fragranza, presenta un profilo sensoriale complesso, in cui i sentori di crosta di pane si accostano alle note della nocciola.