Ultimo aggiornamento:  28 Giugno 2019 7:02

A Chef Express il Premio Benessere Animale 2019

Bruxelles, 27 giugno 2019 – Consegnati il 27 giugno a Bruxelles  presso la sede del Concert Noble i Premi Benessere Animale 2019: i riconoscimenti che CIWF – Compassion in World Farming,  attribuisce alle aziende virtuose. Sono due le aziende italiane vincitrici di quest’anno: ALDI Italia e Chef Express, società che gestisce la ristorazione del Gruppo Cremonini. Entrambe hanno ricevuto un Premio Good Egg per essersi impegnate a eliminare dalle proprie filiere tutti i sistemi di allevamento in gabbia delle galline, comprese le gabbie arricchite e i cosiddetti sistemi combinati.

Chef Express, prima azienda italiana a salire sul palco dei Premi Benessere Animale 2019, è uno dei principali operatori italiani nei contesti di viaggio, servendo circa 70 milioni di clienti ogni anno. La società ha ricevuto il Premio Good Egg per l’impegno a eliminare le gabbie per le galline allevate nelle proprie filiere di uova in guscio e ovoprodotti.  Inoltre, Chef Express si è impegnata a eliminare dalle proprie filiere non solo le gabbie arricchite, ma anche i cosiddetti sistemi combinati, inadatti per il benessere delle galline e che non rispondono affatto alle richieste dei consumatori.

“Siamo orgogliosi di avere aderito all’iniziativa di CIWF – ha dichiarato Cristian Biasoni, Amministratore Delegato di Chef Express – L’impegno di Chef Express è quello di poter contribuire a migliorare il benessere animale e, in particolare, puntando anche a svolgere nel prossimo periodo eventi formativi e divulgativi per aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza del consumatore. Questo impegno si inserisce in un quadro più generale di sviluppo strategico della sostenibilità dell’impresa, sia dal punto vista economico, che sociale e ambientale”.

“Gli impegni ad abbandonare le gabbie stanno prendendo sempre più piede – ha detto Elisa Bianco, responsabile del Settore Alimentare di CIWF in Italia – e i nostri Premi sono un ottimo modo per riconoscere i meriti di quelle realtà che stanno facendo la loro parte per migliorare la vita degli animali d’allevamento e incoraggiare il resto del settore a seguire la loro leadership. Speriamo che, così come sta succedendo per le galline, possa presto finire l’era delle gabbie anche per i conigli italiani, e che i sistemi combinati per le ovaiole restino solo un esempio di sistema di allevamento anacronistico, perché un allevamento pensato per potere essere convertito in qualsiasi momento in gabbia continua a commettere lo stesso errore del passato: non mettere al centro il benessere degli animali.”

fp