Ultimo aggiornamento:  5 Dicembre 2016 10:26

Cibus Tec, e Modena sale tra i protagonisti

TECOMA_DRYING_sig. Marco Paganelli

MARCO PAGANELLI Tecoma di Sassuolo

“Il made in Italy anche in quest’ambito continua a fare la differenza, perché allora non spingerlo maggiormente?” È  una considerazione interessante quella di Marco Paganelli della sassolese TECOMA, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti di essiccazione per prodotti liquidi, solidi o semi-solidi e attiva nei settori  dell’alimentazione umana e animale, lattiero-caseario, nutraceutica, farmaceutica, e chimico. “È  soprattutto all’estero che viene ricercata la qualità italiana, e ne abbiamo la riprova dai risultati conseguiti dai nostri prodotti e più in generale da quelli italiani – aggiunge – Per questo sarebbe opportuno un sostegno adeguato…”. Già, l’estero: un leitmotiv fin troppo ripetuto, perché ormai motivo di business per una moltitudine di aziende, modenesi comprese. “È votato all’export circa il 60-70% della nostra produzione – afferma – verso i Paesi dell’Europa e del Sud America. L’Italia continua ad offrire qualche spunto, ma parliamo di un mercato purtroppo statico da diversi anni.” TECOMA, si prepara ad archiviare un anno, il 2016, tutto sommato positivo, evidenzia Paganelli, grazie ad incremento di fatturato, rispetto al 2015 (annata interlocutoria) di quasi il 20%. “Numeri soddisfacenti che fanno pensare a nuovi investimenti. Anche se certi problemi restano ancora difficili da superare: pensiamo alla burocrazia e a tutte quelle norme per l’istallazione degli impianti”.


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