22a edizione biennale della fiera più importante dell’appennino il cui fulcro è il settore dedicato alle macchine agricole.

Dopo quarant’anni di unica gestione e quattro lunghi anni di sospensione ecco che la fiera è tornata più splendente che mai grazie a Paolo Storchi e la sua SGPEventi che, insieme al suo staff, in un mese e mezzo non solo sono riusciti a mantenere gli storici espositori ma anche ad aumentarne il numero e qualità.

Ed ecco che nella quattro giorni si sono conclusi affari  al cospetto di file di mostri meccanici che ricordavano tanto le possenti braccia degli operari raffigurati dall’artista pavullese Gino Covili nelle sue opere.

Qui la distinzione degli addetti ai lavori è fra macchine di pianura e di montagna. Chiaramente quelle di pianura qui non entrano neppure perchè occorrono cavalli e robustezza per inerpicarsi sulle montagne dell’appennino.

Ma la Fiera non è solo affari ma anche rinnovata voglia di stare insieme, il festeggiare alle tavole imbandite fra gli stand mangiando ottimi prodotti locali. Si respira un’aria di concretezza ed energia troppo spesso dimenticate in altre cupe fiere.

Ed ecco allora che il meglio dei macchinari agricoli portati da aziende produttrici e rivenditori si sono dati appuntamento a Pavullo nel Frignano considerato il “capoluogo” del Frignano. Un unicum di Fiera che si è ampliato compredendo anche i macchinari per la zootecnia e, novità da quest’edizione, il giardinaggio. Una vera e propria gemma dell’Economia Modenese.

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