Ultimo aggiornamento:  19 Aprile 2020 3:05

Fissati per la precisione

Quasi 60 anni di operatività e valori fermi: qualità elevata, personale altamente qualificato, precisione, flessibilità e tanto made in Modena in ogni singola lavorazione.

Il territorio modenese ha un pregio: conservare realtà produttivo-aziendali che resistono al tempo, innovano e si evolvono. Continuano a far fronte ad una domanda di mercato che nell’ultimo ventennio è stata più volte stravolta, diventando estremamente esigente. Hanno retto all’urto della crisi ed ai capricci della globalizzazione, ma riuscendo sempre a fornire risposte puntuali. In cui la qualità – che fa rima con modenesità – a 360 gradi, è un valore aggiunto. 

Può essere bollata anche questa come l’ennesima storia imprenditoriale che ha messo radici all’ombra della Ghirlandina. Ma proprio per quello che CAPE, un punto di riferimento nelle lavorazioni meccaniche sul territorio e a livello nazionale, ha fatto nell’ultimo mezzo secolo di storia e oltre – i prodotti d’accordo, ma anche la soddisfazione dei clienti – merita di essere raccontata. 

Correvano gli anni ’60 del secolo scorso. A Dionigio Pelloni e Secondo Cavallini, dipendenti e colleghi presso la Ferrari, nel 1961, venne un’idea: creare una realtà solida e competitiva nel settore della meccanica. Un’azienda in grado di distinguersi e che potesse diventare un punto di riferimento per coloro che cercavano precisione e puntualità nella realizzazione di componenti industriali. Decisero quindi di intraprendere insieme un’av-ventura imprenditoriale che da allora continua a crescere animata da passione per il proprio lavoro e cura del prodotto.

Oggi, come ieri, ma sempre rivolti al futuro. La passione è un carburante fondamentale che combinata all’esperienza maturata negli anni, permette di ingranare quella marcia in più in grado di fare e garantire la differenza. E così è stato per CAPE che è riuscita a creare quelle condizioni in grado di migliorarsi continuamente e arrivare a fornire oggi elementi meccanici di media ed estrema difficoltà, con caratteristiche di precisione e tolleranza geometrica elevatissime. Non solo: grazie alla sua versatilità e all’aggiornamento continuo delle attrezzature CAPE produce prototipi, accessori, utensili per l’industria meccanica, aeronautica e automobilistica sportiva. In più, un team altamente specializzato di collaboratori consente il controllo completo del processo produttivo, dalla realizzazione alla consegna (l’azienda è certificata ISO 9001:2015). “Il prossimo anno sono 60 anni di attività e interamente ed ancora a conduzione famigliare. Sempre, improntati sulla qualità del prodotto – racconta Luca Pelloni – elemento questo che ci ha permesso di affermarci sul mercato italiano ed estero per quello che riguarda i settori motor sport, macchine utensili ed automatiche”. 

Dentro l’azienda. Il parco macchine del-l’azienda si suddivide in vari reparti con l’obiettivo in ciascuno di fornire la massima qualità di lavorazione. Si va dai macchinari tradizionali, alla tornitura a controllo numerico; dai centri di lavoro alla rettifica, sempre a controllo numerico di ciascuno dei pezzi lavorati; dal reparto di collaudo a quello finale di montaggio. A condurlo, una squadra altamente specializzata che conta 21 addetti e con una formazione secondo canoni d’avanguardia: “Fondamentale l’apporto umano: nel tipo di qualità che vogliamo offrire e garantiamo è un elemento indispensabile”. E poi ci sono precisione, flessibilità e rapidità di consegna che uniti al made in Modena (ricordiamo che l’ambito è quello della meccanica apprezzata in tutto il mondo) trovano la soddisfazione di clienti italiani e stranieri che rivolgendosi a CAPE. chiedono e trovano in questa realtà lavorazioni su misura secondo precise indicazioni.

Il mercato. Il business si sviluppa prevalentemente sul suolo nazionale, anche se la porta verso i Paesi europei è comunque aperta. La quota di export si attesta intorno al 20 per cento circa in crescita, mentre gli acquirenti tipo in generale sono aziende primarie che producono macchine utensili, realizzano auto e motociclette da competizione oppure macchine automatiche. Quanto ai numeri, sembrano dare ragione alle scelte fatte da CAPE. nel corso degli anni. Guardando agli ultimi, nel 2019, il fatturato ha segnato un più 6 per cento rispetto al precedente, lasciando intravedere in questo modo anche nuovi investimenti. Mentre rispetto a quello in corso – “Fatto salvo eventuali rivolgimenti – sottolinea Luca Pelloni – precisazione d’obbligo data l’epoca liquida in cui si vive e lavora” – le previsioni a partire dalla seconda metà dell’anno lasciano intravedere una crescita del 10 per cento circa.

E per finire “Abbiamo solo desideri mirati: una maggiore informazione e supporto per gli  investimenti che andremo a fare; il sostegno allo sviluppo dell’azienda ed in particolare nella formazione dei giovani dato che negli ultimi 3 anni l’età media dei nostri dipendenti e collaboratori è scesa al di sotto dei 30 anni”, conclude Pelloni.