Ultimo aggiornamento:  5 Novembre 2019 9:18

Il ceramico segue il mondo

Quando i problemi locali come la Bretella, sembra siano risolti, il ceramico sente prioritarie le problematiche mondiali quali dazi, andamenti economici e concorrenza di altri paesi.

All’apertura del Cersaie a Bologna arriva l’annuncio atteso da 40 anni dalle imprese del distretto ceramico: entro l’anno l’avvio dei lavori per la bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo.
La principale fiera mondiale del settore ha fatto ancora una volta il tutto esaurito con oltre 800 espositori e si è aperta con l’usuale Convegno alla presenza dei Ministri dello Sviluppo Economico e dei Trasporti e Infrastrutture.
Altra buona notizia è quella portata dal Presidente di Bolognafiere Gianpiero Calzolari la realizzazione in corso di un nuovo padiglione da 16.000 mq.
Il Presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani sintetizza i dati del settore: Fatturato di 5,7 miliardi di euro con 22.500 dipendenti. 85% è rappresentato dall’export con 16 aziende, che hanno internazionalizzato la loro base produttiva.
Ottimi dati, ma mancano le Infrastrutture: la Bretella prima di tutto, la Cispadana e la ristrutturazione del Porto di Ravenna per ricevere navi porta container.
Sulla bretella Savorani si leva un sassolino dalle scarpe, attaccando l’innominato ex ministro dei Trasporti Toninelli, che ha fatto fare l’analisi di fattibilità della Bretella, risultata favorevole all’ inizio dell’anno, ma ciò nonostante ha tenuto la pratica ferma per mesi nel cassetto.
La parte più di prospettiva del suo intervento è incentrata sulla crescita sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economica.
Il distretto è meno inquinato – osserva – dei territori limitrofi, ma si può fare ancora meglio.
Innanzitutto migliorando la movimentazione delle merci. “Va per ferrovia solo il 23% delle merci in peso” nota l’ industriale romagnolo.
La sostenibilità sociale è garantita dal fatto che le imprese sono inserite nel territorio e collaborano tra di loro e con gli enti locali. Però l’Unione Europea non sa riconoscere le aziende che hanno già fatto molti passi sul cammino della sostenibilità e hanno già investito nel miglioramento ambientale e chiede indiscriminatamente  a tutte le imprese una ulteriore riduzione del 23% degli agenti inquinanti.
“Bisogna favorire i fattori competitivi e non demonizzare l’impresa” e qui altra stoccata di sapore politico “Io non credo alla decrescita felice”.
Il finale è dedicato al rilancio del mercato domestico “Teniamo bloccata l’edilizia con la burocrazia e così il mercato italiano ristagna ed è ancora la metà di quanto era nel 2008.
Facciamo un nuovo Piano Casa”.
Il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli (Movimento 5 STELLE) si mostra molto empatico  verso l’uditorio e lancia il suo metodo “Ascoltare sempre le forze sociali”.
Si rivela un professionista prestato alla politica e suona corde molto apprezzate “Ringrazio come progettista, perché sono riuscito con i vostri materiali a ristrutturare la casa con la soddisfazione di mia moglie”.
Altra sorpresa nel suo intervento “Il programma Impresa 4.0 (lanciato dall’ex-ministro Calenda del Governo Renzi,ndr) ha funzionato molto bene in questi anni. Bisogna rendere le misure strutturali, dare la certezza agli investitori”. Solo pochi mesi fa il suo predecessore al Ministero, niente meno che Luigi Di Maio, sprizzava fuoco a nominare il piano di Calenda.
Ci saranno misure agevolative anche per le filiere e il rafforzamento delle agevolazioni Formazione 4.0 e Innovation Manager, su cui finora sono stati stanziati 575 milioni.
Stefano Bonacini, presidente della Regione e prossimo alla campagna elettorale, mette in luce i progressi del sistema economico emiliano “Nel 2014 la disoccupazione era al 9%, quindi non era una decrescita felice. Abbiamo stipulato il Patto per il lavoro con le Associazioni imprenditoriali e il sindacato e  da 5 anni siamo la Regione, che cresce più in fretta e oggi la disoccupazione è scesa sotto il 5%”.
“Abbiamo utilizzato tutti i fondi europei e vogliamo avere autonomia regionale nella formazione professionale”. Infine la Cispadana, con il contributo di privati e dello stesso ente regionale, partirà presto come autostrada regionale.
Una notizia non buona la porta invece Federico Rampini, giornalista di Repubblica e corrispondente dagli Stati Uniti “Sta arrivando l’uragano del protezionismo e forse una nuova guerra fredda”.
La Cina 20 anni fa era un paese poverissimo ed ebbe regole molto agevolate all’ingresso nel Wto. Ora è molto più avanti nelle tecnologie avanzate, ma è cambiato il clima negli USA verso la Cina e anche i tedeschi, che erano i più filocinesi fino a poco tempo fa, e tutta l’U. E. cominciano a considerarla un rivale strategico.
La ministra Paola dei Trasporti Paola De Micheli assicura la prossima apertura dei lavori della Bretella e nell’aria si respira ancora un po’ di ottimismo, anche se la ripresa nel mondo non si vede.

Giorgio Pagliani


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