Ultimo aggiornamento:  13 Novembre 2020 4:04

Il salto di livello

La storica azienda di Campogalliano ha inaugurato il suo nuovo Polo Tecnologico.

Una cifra rappresenta plasticamente la storia e l’oggi della Coop Bilanciai, che ha inaugurato lo scorso 22 ottobre il suo fiammante  Polo Tecnologico: settanta. Settanta, anzi ormai 71, sono gli anni dalla fondazione in quel di Campogalliano e 70 milioni e 850 mila euro è il fatturato raggiunto a fine 2019, a 70 anni di vita di una azienda, che racchiude in sé la vitalità dell’impresa che cresce all’ avanguardia con le apparecchiature digitali e mantiene l’attaccamento ai valori sociali, che distinguono il mondo cooperativo. E all’inaugurazione si affiancano alle autorità locali – oltre al presidente della Camera di Commercio Giuseppe Molinari il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli  e la sindaca di Campogalliano, entrambi di solida appartenenza PD – i rappresentanti di Confindustria Emilia: quanta acqua è passata sotto i ponti si potrebbe dire, riprendendo una metafora adatta per l’autunno, rispetto ai mitici anni del dopoguerra   tra Secchia e Panaro. È finita da tempo la contrapposizione dei due mondi, è il patto tra produttori, che già negli anni Ottanta a Modena  sancì l’intesa tra mondo industriale  privato e Lega delle Cooperative e ora non scandalizza più nessuno o quasi.

Il presidente di Coop. Bilanciai Enrico Messori introduce l’inaugurazione, rifacendosi proprio allo sviluppo dell’attività. “Voi non ci riuscirete mai a fare una produzione industriale, ci dicevano i tedeschi e gli olandesi, considerandoli dei bravi artigiani, ma incapaci di fare il salto di livello tecnologico. “Invece quello che abbiamo ottenuto è  per merito della squadra giusta” e nel video realizzato i dipendenti spiegano un concetto, che viene riassunto in “Il valore della cooperativa è come sentirsi a casa propria”. 

Ma in cosa consiste il Polo tecnologico, che ha comportato un investimento di 1.500.000 euro? Lo compongono quattro aree. Nell’ordine viene  il Laboratorio di Taratura accreditato  ACCREDIA, attivo dal 1989, che assicura la “riferibilità metrologica” ai campioni nazionali e internazionali delle tarature effettuate, che ha anche attrezzature ideate e realizzate internamente.

C’è poi il reparto Eurocell dedicato alla fabbricazione di celle di carico, dove l’elemento sensibile per definire la taratura è di tecnologia digitale. Quindi il reparto di assemblaggio dei terminali elettronici, che costituiscono il luogo in cui nasce il “cervello” della maggior parte dei sistemi di pesatura, precisi, sofisticati e tecnologicamente avanzati. Infine il reparto AWI (Automatic  Weighing  Instruments), dove si fabbricano strumenti automatici che misurano la massa di un prodotto senza l’intervento di un operatore, come selezionatrici ponderali e macchine automatiche di etichettatura e peso-prezzatura. In particolare vista in funzione una di queste, capace di passare 170 vaschette per affettati al minuto e di marcarle con il giusto peso. In queste quattro aree sono impiegati 32 persone su un totale di 230 dipendenti dell’intero stabilimento, che costeggia l’ AutoBrennero. E il mondo della taratura e della pesatura ha declinazioni infinite : dal settore dei trasporti a quello delle cave, dal petrolchimico al siderurgico, dall’alimentare all’ agricoltura fino ai rifiuti e all’ impiantistica. Non sono mancate le curiosità da Guinness dei primati, come  la pesatura di un elefante, la taratura di uno strumento per pesare gli orsi di un parco in Canada fino ad un sistema che segnala in tempo reale il cambio di peso delle gomme in seguito all’usura durante la gara automobilistica.

Messori, ben attorniato durante la visita dai responsabili delle quattro aree del Polo Tecnologico Morena Casali per il Laboratorio di taratura Accredia, Luca Massarenti per il reparto Eurocell, Rossano Pedrazzi  per il reparto elettronico e Francesco Paolillo per il reparto pesatura e prezzo, orgogliosamente sintetizza “Oggi per l’intero gruppo di Cooperativa Bilanciai è un giorno che ha anche un forte valore simbolico. Con l’Inaugu-razione del Polo abbiamo confermato la nostra volontà di sostenere l’innovazione e lo sviluppo dei prodotti  e di riaffermare i valori che da sempre ci connotano: creare lavoro di qualità, produrre soluzioni all’avanguardia e creare le condizioni migliori possibili per assicurare un futuro alla nostra cooperativa e a quanti oggi vi lavorano. Il traguardo tagliato oggi è il frutto di una storia speciale, iniziata nel 1949 e proseguita con successo per merito delle passione, della caparbietà e della competenza di tante persone che hanno saputo interpretare al meglio i principi che ispirano il mondo cooperativo”.

Degno suggello a queste parole l’intervento del Sindaco di Modena Muzzarelli “La bilancia è anche  una rappresentazione di equità e di giustizia. Dobbiamo lavorare per abbattere le disuguaglianze e ritrovare  in questo periodo di emergenza un senso di appartenenza, perchè la mutualità è coesione sociale, mentre tra di noi  devono restare solo distanze fische, non il distanziamento sociale, termine sbagliato. Dunque conoscenza e creatività sono i valori per guardare un metro avanti. Investire nel futuro e nella ricerca è infine una grande dimostrazione di concretezza”.

Il presidente camerale Molinari ha messo in risalto una altra percezione dell’ investimento  “La Camera ha competenze metrologiche e quindi da sempre si occupa e presiede a questi aspetti , non dimenticando che la bilancia è un simbolo del commercio, un’ arte, che nasce anche dal rispettco del onsumatore”.

Ultimo aspetto suggerito dal presidente Messori è il valore di questa attività per l’area circostante “Con l’attività insita nel Polo tecnologico sviluppiamo 38 milioni di fatturato con 22 milioni di valore acquistato” e quindi un indotto importante per il distretto emiliano.

Giorgio Pagliani