Ultimo aggiornamento:  29 Novembre 2021 12:41

La sostenibilità secondo Trenton

Inaugurato nei giorni scorsi un impianto fotovoltaico da 320kwp

Tanti sono i modi in cui può essere declinata la sostenibilità d’impresa. L’ambiente, ad esempio, ma anche le ricadute per la comunità. Sono valori che da sempre caratterizzano l’attività di Trenton, azienda meccanica con tre stabilimenti, due in Appennino (a Fanano e a Frassinoro, dove lavorano circa il 95% dei 150 dipendenti) ed uno a Castelfranco. “Sappiamo bene – racconta Carlotta Giovetti, Ceo di questa impresa che produce alberi motore e bracci per il sollevamento di macchine per movimento terra – che trasferendoci in pianura potremmo lavorare in modo più economico, quindi a prezzi più bassi e con margini maggiori, ma da mio padre non ho ereditato solo l’azienda, bensì anche il modo di pensare e di fare impresa. Che è appunto quello di non valutare solo costi e ricavi, ma anche l’impatto sulla comunità Da noi lavorano intere famiglie: non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo abbandonarle”.

Un approccio che Trenton ha fatto suo anche in campo ambientale: è di pochi giorni fa l’inaugurazione di un impianto fotovoltaico sui tetti dello stabilimento di Frassinoro capace di erogare 320.000 kilowattora all’anno, tanta elettricità quanta ne basterebbe per dare energia a 100 abitazioni, evitando la produzione di 170 tonnellate l’anno di CO2. Ad occuparsi di tutta la progettazione e del modello di business, Ali, azienda veneta che Carlotta Giovetti ha incontrato in un business day di CNA Modena, un’attività organizzata proprio per relazioni tra le imprese.

“Abbiamo iniziato a collaborare prima con il monitoraggio e l’acquisto dell’energia elettrica e gas, in modo da efficientare consumo e approvigionamenti. Un passo necessario per arrivare poi alla realizzazione di questo impianto”, dice Ivan Lion, che di Ali è l’amministratore delegato.

Il percorso, in altre parole comincia con l’abbattimento degli sprechi, continua con il miglioramento dell’efficienza dell’utilizzazione dell’energia e solo alla fine prevede l’autoproduzione. Con un contratto innovativo. “L’accordo prevede l’acquisto dell’elettricità prodotta dall’impianto ad un prezzo fisso per 12 anni, un periodo al termine del quale l’impianto diventerà di proprietà di Trenton”, dice Lion. “Trenton usufruirà di un risparmio del 5% annuo sulla media del prezzo degli ultimi tre anni, ma che rapportato ai prezzi attuali arriva oggi al 10% circa. Dopo 12 anni questa percentuale salirà al 50%”.

“In ogni caso la valutazione economica spiega solo parzialmente la nostra scelta – sottolinea Giovetti – che si spiega soprattutto con la volontà di rendere Trenton sempre più sostenibile e connessa, che è qualcosa di più che legata, al territorio”.

Le difficoltà più rilevanti nella implementazione di questo progetto? “Quando il rapporto nasce con la fiducia reciproca, i problemi si riducono davvero al minimo. Peraltro, il fatto di appartenere alla stessa comunità, quella delle imprese associate a CNA, ha agevolato l’intero percorso. Gli unici ostacoli sono stati quelli di natura burocratica: la realizzazione dell’impianto ha richiesto tre settimane, gli adempimenti una decina di mesi. Diciamo che la strada verso la sostenibilità è impervia non solo per motivi economici o culturali…” chiosa Lion.