Ultimo aggiornamento:  13 Novembre 2020 3:31

La super sportiva modenese

Lancio mondiale a Modena del nuovo modello della Maserati.

Anticipando molti suoi concorrenti nella comunicazione dopo il lungo silenzio dovuto al lock-down della pandemia, il 9 settembre, o meglio il 2020/09/09, data non casuale, ma legata al ripetersi per due volte delle stesse cifre, Maserati ha lanciato a livello mondiale la nuova vettura MC20, sigla che sta per Maserati Corse 20 e che richiama il numero romano MMXX, ampiamente ripreso sulla facciata della sede storica di via Ciro Menotti a Modena.

In diretta streaming in 5 lingue dall’autodromo di Marzaglia, la sera del 9 settembre, è andata in onda una presentazione in stile americano con lo youtuber e giornalista sportivo inglese James William Walker, in arte MR.JWW, ad introdurla e il disvelamento del nuovo modello al top di gamma della casa del Tridente sotto un gioco di luci, immancabilmente alle 9 di sera del giorno 9 del mese 9 dell’anno. E al nuovo C.e.o. di Maserati Davide Grasso, un manager esperto di marketing, proveniente dal brand di calzature Converse – è spettato l’onore di lanciare il nuovo motto della

Casa: TIME TO BE AUDACIOUS!

Ma che auto è la MC20? Oltre ad avere una potenza di 630 cavalli e a poter raggiungere i 325 chilometri orari, MC20 è la prima auto da oltre 20 anni totalmente progettata e prodotta a Modena. Dopo aver delegato la produzione dei motori a benzina alla Ferrari e di quelli diesel alla VM di Cento, il nuovo portentoso motore biturbo 6 cilindri a V, dall’iconico nome Nettuno – Maserati è sorta a Bologna nel 1914 e il tridente nasce da un’idea di Mario Maserati, che lo riprende dalla magnifica fontana in piazza Re Enzo – viene realizzato sui banchi di prova dello stabilimento di viale Ciro Menotti, partendo da un blocco di carbonio. Dopo 15 anni dalla supercar MC12, Mike Manley, l’A.D. del Gruppo FCA annuncia che è iniziata la nuova era, ma anche che confida che con il 2021 Maserati tornerà all’ utile di bilancio. John Elkann lo affianca nelle foto del nuovo bolide insieme ad Harald Wester, l’ingegnere bavarese, oggi Executive chairman di Maserati dopo essere stato a suo tempo Amministratore delegato e tuttora Chief Technical Officer con una ampia responsabilità nella supervisione del Global Powertrain, quindi nello sviluppo della motoristica e nell’ingegnerizzazione dei veicoli. E nello stabilimento della sede, dove a lungo il sindacato si era chiesto che produzione sarebbe rimasta dopo che si era chiusa l’epoca della Gran Turismo e della Gran Cabrio, arrivano due nuove fasi: la scoccatura, cioè lo sviluppo della carrozzeria, e la verniciatura. Una linea di verniciatura di assoluta avanguardia, dove un robot antropomorfo evita che vi siano operai costretti a respirare sostanze poco salubri e capace di spruzzare tre strati di colore, due di base e uno trasparente.

Un ciclo produttivo, che parte appunto dalla scoccatura, a cui segue la metrologia per la verifica delle imperfezioni fisiche della scocca, procede con il Trim, dove si verifica l’assetto, mentre le varie parti della carrozzeria si spostano su degli AGV, poi prosegue con la preparation area, quindi lo Chassis e infine il final. Se il Powertrain, cioè lo sviluppo del motore Nettuno è nato per mano del Maserati Engine Lab, all’interno del nuovo polo motori  di Ciro Menotti modenese, MC20 è stata disegnata dal Centro Stile Maserati a Torino, ma ha iniziato a prendere forma nei laboratori del Maserati Innovation Lab, il centro di ingegneria della Casa del Tridente sito su via Emilia Ovest, in quello stabile, dove qualche anno fa Marchionne rivelò che c’erano 110 ingegneri intenti a preparare i nuovi modelli di Alfa e Maserati. 

Dentro al Maserati Innovation Lab si sviluppa il programma Folgore, vale a dire la nuova strategia dell’elettrificazione. Le nuove Maserati GranTurismo e GranCabrio saranno le prime vetture del Brand ad adottare soluzioni 100% elettriche, saranno ingegnerizzate a Modena e realizzate presso il polo produttivo di Torino. Anche per MC20 sarà prevista una versione elettrica, prodotta presso lo stabilimento di Modena.

Ma è già uscita la prima vettura della nuova gamma, la Ghibli Hybrid, lanciata a luglio, una auto ibrida, che punta soprattutto a migliorare le prestazioni, riuscendo al tempo stesso a ridurre consumi ed emissioni.

Ma da un altro vento giunge il nome del nuovo SUV, che si affiancherà al Levante, uscito a fine 2016. Si chiamerà Grecale, come il vento mediterraneo che soffia impetuoso da nord-est, e giocherà un ruolo di primo piano per lo sviluppo del Marchio. Molti i nomi dei venti nella tradizione del marchio, a partire dal 1963 con la leggendaria Mistral. Arrivarono poi Ghibli, Bora, Merak e Khamsin e infine Levante. 

L’altra direttrice per il futuro della casa del Tridente è la personalizzazione delle sue auto. Grazie al nuovo programma Maserati FUORISERIE ogni Maserati può ora essere personalizzata secondo i gusti del cliente, che potrà entrare nei locali della nuova sartoria, che nascerà nel cuore della sede centrale della Casa. Per aiutare il cliente a orientarsi tra migliaia di combinazioni possibili sono state individuate tre collezioni base da cui partire – denominate Corse, Unica e Futura – che esprimono la potenza del brand e ne rappresentano i valori, unendo performance a eleganza e innovazione.

Inoltre, nella settimana dell’evento “MMXX: Time to be Audacious”, in Piazza Grande, a Modena è stata esposto una MC20 all’ombra della Ghirlandina. Ancora, in piazza Roma, è stata in mostra la Trofeo Collection, cioè le versioni più estreme e potenti di Levante, Ghibli e Quattroporte, dotate del potente motore V8 da 580 CV. Infine il Teatro Anatomico di Modena ha ospitato in quella settimana una “sessione di anatomia” in cui è stato possibile osservare Nettuno, sezionato e aperto per studiare, in ogni dettaglio, le caratteristiche di un gioiello della tecnologia.

La gamma Maserati, oggi, viene prodotta in tre stabilimenti: oltre che la nuova supersportiva a Modena, la Ghibli e Quattroporte sono prodotte a Grugliasco (TO) presso l’Avvocato Giovanni Agnelli Plant, mentre Levante a Mirafiori.

Quindi  Maserati è pronta per rientrare nel mondo delle corse, presentandosi al Campionato FIA GT e il modello della MC20 dedicato al grande pilota inglese Stirling Moss, che vinse il Gran Premio di Monaco nel maggio 1956 e scomparso nell’aprile scorso, è un ultimo segno del ritorno in pista di un brand, che aveva iniziato a correre  quasi un secolo fa con La Tipo 26, guidata da Alfieri Maserati. 

Giorgio Pagliani