Roberta Mantovani, presidente e a.d. di Mantovanibenne di Mirandola questa mattina ha presentato la sua collaborazione al progetto ManiGOLDe.

Presso un centro di raccolta di abbigliamento usato, gli abiti che non riescono a essere venduti vengono rivisti dalle stiliste/sarte del centro e confezionati con nuove forme e volumi.

Il contributo di Mantovannibenne è stato finanziario, utile per l’acquisto di macchinari.

Ma non è il solo che l’azienda di Mirandola porta avanti nel sociale e nell’arte. Infatti come ha specificato Roberta Mantovani, “è dal 2017 che porto avanti progetti al di la della meccanica”. “Ho scoperto questa realtà che deve essere sostenuta” infatti, se si pensa a quanto è possibile riciclare “ci accorgiamo che questo è un patrimonio”. Altre iniziative nel campo dell’arte sono state realizzate con l’artista carpigiano Adolfo Lugli che ha collaborato direttamente con le maestranze di Manovanibenne andando in fabbrica. Anche “lui ha sentito il profumo del ferro”. E pure con un altra artista sempre carpigiana che ha utilizzato pezzi di scarto dell’officina.

Quindi, rivolgendosi a Simone Gradellini, direttore Area Capitale umano di Confindustria Emilia, ha invitato anche altre aziende a operarsi nel campo del riciclo e del sociale.

P.S.