Ultimo aggiornamento:  11 Maggio 2020 6:40

Olanda contro Italia

L’Olanda non perde occasione di attaccare l’Italia tramite suoi mezzi di informazione.

Nelle scorse settimane il più diffuso quotidiano olandese, il “De Telegraaf”, ha dedicato un articolo che denunciava che in Italia, “in varie regioni del sud”, la mafia distribuisce cibo tra i poveri italiani e il giorno dopo pubblica pure un podcast di due giornalisti intitolato “La mafia italiana aggira abilmente il blocco”.

Un altro giornale, il “De Volkskrant” scrive, riguardo le richieste economiche dei paesi europei più colpiti dal virus e quindi “Italia, Francia, Portogallo e Spagna”, che vi è il rischio che i paesi forti sovvenzionino strutturalmente i deficit di bilancio e i debiti nazionali degli Stati membri più deboli. E aggiunge “Il ministro Hoekstra e il primo ministro Rutte temono che questi fondi e misure temporanee alla fine si dimostreranno meno temporanee”. “Poiché Spagna e Italia sono state le più colpite dalla crisi del coronavirus, ora hanno anche un motivo morale per castigare i Paesi Bassi” senza però spiegare in quale modo potremmo “castigarli”. E conclude che loro non possono esaudire le richieste degli stati meridionali poichè “c’è anche il “dovere costoso” di fare ciò che è buono per l’economia a breve e lungo termine”.

Ma perchè l’Olanda è così forte economicamente a diferrenza di noi italiani che, sempre da quanto riportato dalla stampa olandese, vantiamo un debito pari al 135% dell’intero Pil. Oltre che essere paradiso fiscale, vi è la public company olandese, l’Unilever, i cui prodotti fino a ieri sembravano, a noi consumatori, di prima necessità. Forse che sia venuto veramente il momento di comprare italiano come richiesto a gran voce da Coldiretti e da altre associazioni? Che la prossima estate invece del cornetto Algida venga preferito un buon gelato artigianale italiano?

Alcuni dei prodotti commercializzati da Unilever, colosso da 50 mld di fatturato.

Food & Gelati
Cornetto
Algida
Knorr
Lipton
Magnum
Hellmann’s
Carte D’Or
Pfanni
Solero
Viennetta

Bellezza e cura della persona
Axe
Clear
Dove
Rexona
Breeze
Fissan
Prodent

Prodotti per la casa
Cif
Viso
Vixal

Paolo Storchi

 

Preferiscono i Paesi Bassi

Molte importanti società italiane hanno la sede principale o tramite consociata in Olanda. Fra queste si ricordano la Cementir del gruppo Caltagirone, Illy caffè, Luxottica, il gruppo Campari, Eni, Enel. MediaForEurope la holding della Mediaset italiana fusa con quella spagnola. 

John Elkann è presidente e a.d. della Exor, holding finanziaria controllata dalla famiglia Agnelli con fatturato di oltre i 140 mld di euro con sede in Olanda.

Ma quali sono i motivi che hanno spinto a grosse società italiane ed estere (fra queste Google, Ikea, Tesla, Ebay ecc.) ad avere sede nei Paesi Bassi? 

Fra i primi sembra che il diritto societario olandese preveda un sistema di moltiplicazione dei diritti di voto tale per cui chi detiene anche solo il 30 per cento di una società, di fatto la governa.

E poi le tasse: i dividendi e le plusvalenze provenienti dalle controllate estere non concorrono all’imponibile.

Le royalty non sono tassate. Sembra che Google paghi royalty gonfiate alla sua società olandese e in questo modo abbassi i profitti a bilancio pagando così meno tasse sul fatturato ottenuto in Italia.

Inoltre vi sono molte spese deducibili e la tassazione per le aziende è pari al 20 per cento fino ai 200mila euro di utile e del 25 per cento oltre i 200mila euro. 

Per i rimborsi iva in Italia occorre attendere due mesi e invece in Olanda solitamente quattro settimane. Generalmente è semplice convertire una ditta individuale o società in nome collettivo in una BV (simile all’italiana Srl) o una NV (la nostra Spa). Inoltre la stabilità dei conti pubblici di un Paese sembrano essere importanti nella scelta della sede. Il debito pubblico olandese è pari al 57 per cento del pil, mentre in Italia è del 135 per cento. Il risultato è che le agenzie di rating premiano con una tripla A stabile l’Olanda e una tripla B e cioè con rischio di retrocessione, l’Italia. Ora a causa del virus il rating è peggiorato ulteriormente diventando da “BBB” a “BBB-“.

P.S.