Ultimo aggiornamento:  23 Giugno 2021 12:10

Persone Pianeta Profitti

Florim persegue nuove linee di condotta aziendale che vanno a beneficio sia del business che della prosperità sociale e ambientale.

A circa 300 anni dal primo maiolicaro, che a Sassuolo diede vita inconsapevolmente ad un distretto ceramico primo al mondo per qualità ed organizzazione stellare, nel 2021 ancora tribolato giunge una notizia, che consente di dire che ci sono aziende ceramiche all’ avanguardia sotto ogni punto di vista. 

E ci riferiamo alla Florim, e al suo Presidente Claudio Lucchese,  già tra gli antesignani nel portare la sua azienda ad entrare nel mondo della Responsabilità Sociale d’Impresa, che ha conseguito la certificazione B Corp.

Florim ha illustrato in maniera limpida la procedura per la certificazione e la sostanza di questa classificazione.

 “Guardiamo al business come una forza positiva – spiega in una nota che illustrava questo risultato conseguito già il 19 marzo 2020, ma comunicato in una situazione di emergenza pandemica, che vedeva finalmente l’affermarsi delle vaccinazioni a livello internazionale – in grado di generare profitto e allo stesso tempo creare un impatto virtuoso sulle persone e sull’ambiente. Da sempre. Le nostre scelte, giorno dopo giorno, ci hanno portato a migliorare il nostro modo di fare impresa.

Ci siamo misurati con i più alti standard di performance sociale e ambientale e dopo un lungo e rigoroso processo di verifica siamo diventati B Corp.

Le aziende che riescono a ottenere questa certificazione sono le più evolute al mondo in termini di impatto positivo sia sociale che ambientale. Costituiscono un movimento globale di ‘Purpose Driven Businesses’, che ha l’obiettivo di diffondere un nuovo paradigma economico, che vede le imprese come protagoniste nel rigenerare la società.”

E qui è bene chiarire la differenza fra NON PROFIT, che sono organizzazioni con un impatto positivo sulle persone e l’ambiente e FOR PROFIT, che sono imprese che ricercano il profitto e hanno un impatto positivo sulle persone e l’ambiente . 

Si tratta di un’evoluzione del concetto tradizionale d’impresa, in cui l’impresa stessa è una forza positiva e di cambiamento per la società. Molti sintetizzano il concetto di società benefit ricorrendo alle 3P: persone, pianeta, profitti. La Società Benefit persegue uno scopo di lucro, fa ‘business’, ma al contrario delle tradizionali aziende che devono tendere a massimizzare i loro profitti (costi quel che costi), nelle Soc. Benefit uno scopo che corre parallelo è quello di perseguire uno o più scopi sociali, di generare un impatto positivo per la società in un’ottica di lungo termine, contribuendo a creare le condizioni favorevoli alla prosperità sociale e ambientale, oggi e nel futuro. 

La trasparenza è basilare per le Società Benefit ed è assicurata attraverso comunicazioni annuali che riportano secondo standard di terze parti i risultati conseguiti, i loro progressi e gli impegni futuri verso il raggiungimento di impatto sociale e ambientale, sia verso gli azionisti che verso il grande pubblico.

In questi ultimi anni è finalmente cresciuta l’attenzione del mondo economico per il tema della sostenibilità. E’ aumentato notevolmente il numero di aziende che realizzano il bilancio di sostenibilità, ovvero realizzano attività di CSR (Corporate Social Responsibility); ed è aumentato anche quello di aziende che si spingono più in là, diventando B Corp certificate o Società Benefit. 

Anche tra società molto grandi, addirittura quotate in Borsa. Tra le Società Benefit non ci sono limitazioni dimensionali, si può trattare di start-up, Srl, Spa, fino ad aziende che fatturano centinaia di milioni di euro. Possono diventare B-Corp certificate tutte le tipologie di aziende for profit. 

Le considerazioni di Florim si allargano su questo scenario “È in corso un cambiamento culturale epocale di cui siamo orgogliosi di essere parte. Uno dei principi fondamentali di tutte le B Corp è quello di adottare un business rigenerativo che si contrappone a quello estrattivo. Rigenerare significa non solo diminuire l’impatto sulla natura e sull’ambiente che ci circonda, ma addirittura produrre effetti positivi, creando valore condiviso nella società e rigenerando la biosfera”. 

Diventano B Corp solo quelle aziende che misurano il loro impatto complessivo attraverso il Benefit Impact Assessment (BIA), superando il punteggio di 80 (in una scala da 0 a 200) ed entrando così in una élite di imprese rigenerative. Chi non supera questa soglia viene considerata azienda estrattiva ovvero per funzionare consuma risorse economiche, sociali e ambientali superiori di quanto sia in grado di generare come output. 

E Florim ha dichiarato la sua “pagella” con semplicità e chiarezza “Il punteggio conseguito da Florim Italia è di 98,1 punti e il consolidato, che comprende la consociata americana, è di 90,9 punti”. Così il Gruppo Florim rientra tre le 3.700 B Corp al mondo. Sono oltre 140.000 le aziende che stanno cercando di ottenere la certificazione, nel rispetto di severissimi standard di trasparenza e sostenibilità. Solo il 3% riesce a superare l’iter di verifica imposto da B Lab, ente certificatore di origine americana che oggi opera a livello globale.

“Il modo di fare impresa sta cambiando – ha dichiarato Claudio Lucchese – e credo che oggi le aziende debbano far coesistere seriamente le finalità economiche con gli interessi delle persone e dell’ambiente: solo così si può pensare ad un futuro sostenibile. In Florim abbiamo adottato tre parole d’ordine come regole di condotta interna: bellezza, semplicità e umiltà; la bellezza, nella sua accezione più ampia, ottenuta operando in modo semplice e con persone determinate e motivate ma non protagoniste, ritengo rappresenti la migliore sintesi per descrivere l’anima di Florim”.

“Florim è un’azienda di quasi 60 anni, radicata nel distretto ceramico di Sassuolo, nata nel 1960 da un’intuizione di mio padre, l’Ing. Giovanni Lucchese, cresciuta negli anni fino a diventare la realtà internazionale che è oggi, grazie ad una strategia basata su due principali driver: innovazione e sostenibilità. Produciamo da sempre superfici ceramiche per l’architettura e l’interior design e il nostro gruppo conta oggi circa 1.400 dipendenti, distribuiti nelle due sedi produttive in Italia e in quella negli Stati Uniti (Tennessee), e nei diversi Flagship Stores dentro i più importanti distretti del design mondiale, che hanno generato un fatturato di oltre 400 milioni di euro nel 2019. Chiunque può valutare il nostro operato – ha concluso il presidente di Florim – attraverso la lettura del Bilancio di Sostenibilità Florim dove, dal 2008, descriviamo tutti i progetti intrapresi e che ritengo essere la fonte migliore per comprendere la vera essenza del nostro Gruppo”.

 

Giorgio Pagliani

 

Le B Corp modenesi

Le B Corp presenti nella provincia di Modena sono quattro:
– la Florim di Fiorano Modenese, 
– la Garc spa di Carpi – opera da decenni nell’edilizia
– Focus Lab di Modena – una fra le prime aziende in Italia a ottenere la certificazione internazionale di sotenibilità. Società di advisory e ricerca per progetti di innovazione sostenibile.
– Insieme soc. coop. di Modena – intermediario assicurativo.