Ultimo aggiornamento:  24 Giugno 2019 6:40

Player mondiale nelle macchine agricole

L’azienda di Castelvetro esporta ormai il 97% della sua produzione. E negli ultimi cinque anni ha raddoppiato i ricavi, puntando su soluzioni d’avanguardia

Ha più di vent’anni alle spalle. Ma quella che all’inizio della sua storia, al pari di tante altre, non era che una piccola azienda famigliare, oggi è una realtà mondiale in continua espansione. Segnata da una crescita costante, perché attenta ai cambiamenti richiesti dal mercato, con la scelta di puntare sull’innovazione tecnologica, come valore aggiunto, in grado di raddoppiare i ricavi negli ultimi cinque anni. Si alza così il sipario su Irtec-Irrigazione, realtà produttiva di Castelvetro, nel settore agricolo delle macchine irrigatrici e non solo. “Non abbiamo segreti particolari se non quello della continua ricerca di nuove soluzioni, più performanti ed ‘adattabili’ alle necessità dei clienti – spiega Luca Amidei, in Irtec da una vita – Sicuramente la ‘specificità’ di questo ambito particolare ci aiuta molto; l’irrigazione estensiva non può essere realizzata con produzioni standardizzate di massa, perché per essere efficiente e performante, necessita di studi personalizzati e aziende in grado di seguire il mercato e le sue necessità anno per anno”.

Quanto il territorio modenese si è dimostrato all’altezza per la crescita aziendale?  “Di certo per la predisposizione verso una meccanica di qualità che da sempre lo contraddistingue. Ma ci sono anche la prossimità di arterie ed infrastrutture di comunicazione importanti come aeroporti, autostrade, porti che non distano nemmeno tanto: essenziali per la reattività nelle consegne. Va aggiunto inoltre la rete dei fornitori e il fatto di riuscire a trovar personale idoneo riusciamo e specializzato”.

Perché un cliente si rivolge ad Irtec? Cosa cerca nelle vostre macchine?“Forse perché oggi Irtec è leader mondiale nella produzione di macchine per irrigazione estensiva, suddivisa in: macchine semoventi per irrigazione – quello chiamato comunemente ‘Rotolone’ – gruppi motopompa diesel ed elettrici, pivot, accessori vari sempre per irrigare. Oltre alla vendita, l’azienda investe continuamente nella formazione dei propri clienti al fine di renderli più competenti sul mercato. Al tempo si punta molto ad un buon supporto al cliente sia nelle fasi di identificazione del modello più idoneo alle sue esigenze, sia (una volta eseguita la vendita) nel supporto tecnico sul campo. Mi passi la battuta: L’irriga-zione esiste sin dai tempi degli egizi, e questo è sufficiente a spiegare quanto importante è il nostro settore per l’agricoltura del mondo intero. A chi vanno i nostri prodotti? Nella maggior parte dei casi a distributori dislocati in tutto il mondo, i quali (anche grazie al supporto tecnico/commerciale che garantiamo) sviluppano localmente reti di clienti che necessitano dei nostri impianti. Si tratta generalmente di agricoltori che ususfruiscono del nostro servizio/consulenza al fine di aumentare la redditività e ridurre gli sprechi di acqua. Altro punto fondamentale l’ascolto, per noi basilare. Ogni sviluppo di nuove attrezzature parte da un bisogno e solo ascoltandoli i clienti, siamo in grado di consigliare e indirizzare il rivenditore sulla struttura più corretta ed efficiente”.

Che genere di peso ha la ricerca in un’azienda come la vostra?“Molta, se consideriamo che ad essere investiti è quasi la totalità degli utili generati da Irtec. Investimenti orientati con proporzioni variabili a seconda delle necessità in opere di miglioramento produttivo (macchinari, stabilimenti, etc) e progetti di sviluppo e ottimizzazione del prodotto. Qui un ruolo importante lo hanno tanto il nuovo personale altamente qualificato (in elettronica e informatica) quanto la ricerca di nuove soluzioni e nuovi prodotti”.

Ha parlato di personale: quanti sono i dipendenti ed in caso di bisogno riuscite a trovare forza lavoro debitamente qualificata?“Faccio un passo indietro. Alla nascita Irtec contava meno di 10 persone. Oggi, se consideriamo anche le aziende partner controllate dalla medesima holding, sono oltre 230 gli addetti, dei quali 60 assunti negli ultimi 12 mesi. Però mi preme sottolineare una cosa: e cioè che non è facile trovare personale qualificato e motivato, ma neppure è impossibile.”

Mercato e fatturato: come state?“Come stiamo… esportiamo in tutto il mondo circa il 97% della produzione. Il mercato europeo con che corrisponde a circa il 50% delle nostre vendite è sicuramente influente sul fatturato. Come pure quello americano col 30%. Le cose poi non vanno male né in Australia (10%), come pure sui fronti dell’Asia e dell’Africa (5% ognuno). Se poi vogliamo parlare anche di qualche successo, recentemente in una nazione   abbiamo raggiunto il 90% del market share (su 10 macchine vendute 9 sono a marchio IRTEC). Ma ci sono stati pure momenti d’insuccesso, a chi non capitano? Da ciascuno abbiamo sempre cercato di imparare per non ripetere gli errori commessi. Quanto al fatturato, l’anno passato è stato chiuso con un incremento delle vendite del 24% sul 2017 che già si era posto come un ottimo anno, mentre per il 2019 senza esagerare contiamo di migliorare ulteriormente le performance di vendita. Ad oggi il monte ordini acquisito fino ad agosto, pareggia le vendite fatte nel 2018; la previsione è di un incremento sull’anno scorso di circa 20 punti percentuali”.

Industria 4.0 è anche il vostro pane?“È una strada che seguiamo ed è una componente importante per noi, sotto molteplici i punti di vista. Nuove tecnologie produttive (macchinari più sicuri e precisi), continua ricerca dell’ottimizzazione dei processi (nuovo software gestionale), modelli produttivi più snelli e veloci… Lavoriamo costantemente in questa direzione ormai da diverso tempo al fine di restare al passo coi tempi, fondamentale. Ed anche i prodotti ormai che escono fanno leva su queste tecnologie, finalizzati per entrare nello specifico alle condizioni migliori per irrigare ed al risparmio di acqua ed energia”.

Un’ultima domanda: l’impresa è l’imprenditore: quali difficoltà incontrate ogni giorno? Come le fronteggiate nel caso?“Partiamo da un inciso: l’impresa è l’imprenditore. O meglio l’impresa è fatta di persone, questo il nostro motto. Tutti possono copiare quello che facciamo, a noi il compito di farlo sempre meglio ed a costi competitivi.  Per questa ragione solo grazie ad un importante capitale umano si possono raggiungere risultati di eccellenza. Non ho consigli per le istituzioni: è noto che il peso del fisco e della burocrazia non aiutano a rilanciare il Paese come si dovrebbe. Paese che a mio e nostro avviso, vanta un capitale imprenditoriale/umano/inventivo (il cosiddetto made in Italy) invidiato in tutto il mondo”.

Flippo Pederzini