Ultimo aggiornamento:  17 Gennaio 2022 5:43

Ci mancava pure la pandemia

Fiere in affanno

Fra pandemia, cambio ai vertici e nuove strategie, alcune storiche manifestazioni modenesi soffrono.

Sono ormai lontani i tempi in cui, i vari organizzatori delle manifestazioni presso il quartiere fieristico di Modena Fiere, annunciavano ai mezzi di informazione che tutte le stanze degli alberghi della città e oltre erano piene delle centinaia e centinaia dei loro espositori. Che ciò aveva una ricaduta economica sulla città di oltre il milione di euro. Per fortuna ultimamente gli alberghi beneficiano sia del turismo internazionale, pandemia permettendo, che sta premiando sempre più Modena, e sia quando nella vicina Bologna i visitatori delle fiere del Cersaie o Sana non vi trovano alloggi.

Era il periodo delle fiere ospitate e la maggior parte delle quali di portata nazionale e in cui Modena Fiere aveva al massimo una partecipazione.

Col reggiano Paolo Fantuzzi quale amministratore delegato, ecco che Modena Fiere inizia a organizzare nuove proprie manifestazioni e acquisisce la proprietà di alcune storiche quali Modenantiquaria, 7.8.Novecento sempre di antiquariato e Skipass, iniziate e fatte crescere con grande bravura da Studio Lobo di Correggio.

Dopo tredici anni del periodo Fantuzzi, ecco che a metà del 2019 viene ufficializzato il ruolo di direttore generale per il veronese Marco Momoli, che prende le redini del quartiere fieristico modenese.

Il direttore non ha quasi neppure il tempo di tracciare il nuovo corso del calendario fieristico che, all’inizio 2020 la pandemia blocca le fiere in tutto il mondo e quindi anche a Modena si va avanti a singhiozzo, fra annullamenti e spostamenti di date.

E ora anche il 2022 si preannuncia problematico per Modena Fiere.

È recente lo spostamento della trentenne mostra di antiquariato 7.8.Novecento che avrebbe dovuto svolgersi ai primi del dicembre scorso. Negli ultimi anni la storica fiera era in difficoltà anche a causa del settore che è andato sempre più in declino per la mancanza di interesse da parte del grande pubblico. Si sperava che, dopo il successo dell’edizione autunnale della concorrente Mercante in Fiera, svoltasi qualche mese prima a Parma, anche Modena avrebbe giovato del rinnovato vigore del settore. E invece il segnale negativo è stato a Padova dove, la veneta NEF a cui è stata affidata l’organizzazione anche della mostra di antiquariato modenese, al posto di Augusto Bulgarelli che ne è stato direttore commerciale di fino al 2019, ha organizzato Antiquaria Padova. La fiera padovana si è conclusa il 21 novembre scorso con una partecipazione di pubblico visibilmente assai bassa.

Ma ecco che, dopo pochi giorni di Antiquaria Padova e solo dieci giorni prima dell’inizio di 7.8.Novecento, viene comunicato, senza darne una motivazione, lo spostamento al 2022 della 32a edizione fiera modenese.

A seguito le nuove date indicate sono quelle dall’ 8 al 10 aprile 2022.

Probabilmente Modena Fiere non ricorda che tempo fa Studio Lobo provò per un paio di anni ad aggiungere una edizione primaverile di 7.8.Novecento, così come faceva la rivale Fiere di Parma col Mercante in Fiera ma, nonostante il periodo d’oro per il mercato dell’antiquariato e la professionalità degli organizzatori di allora, dovettero rinunciare a continuare e ad accontentarsi della sola edizione autunnale.

Oggi, in uno scenario assai drammatico rispetto a quello di anni fa, si cerca di spostare la manifestazione nuovamente in primavera.

Ma non basta. Si scopre oggi che pure Modenantiquaria è stata spostata da febbraio a fine marzo 2022. Così Modena Fiere avrebbe dal 26 marzo al 3 aprile Modenantiquaria a dall’ 8 al 10 aprile 7.8.Novecento. Due fiere di antiquariato di seguito. Quella parte degli antiquari che negli anni hanno sempre partecipato a entrambe le manifestazioni, Modenantiquaria e 7.8.Novecento, ma distanziate di qualche mese e comunque nel periodo autunno/inverno, è difficile che rimangano a Modena per oltre 15 giorni in un periodo dell’anno considerato troppo avanti per le fiere dell’arte.

Anche Curiosa, il salone della creatività, che da sempre si teneva nel mese di novembre, nel 2021 non si è svolta e sul sito web non è indicata una prossima data.

Così pure Verdi Passioni, fiera sul giardinaggio, creatura di Paolo Fantuzzi che l’aveva migrata da Reggio Emilia Fiere anni fa, per cui lavorava, e che si teneva sempre ai primi di marzo, sembra sparita dal calendario 2022 di Modena Fiere.

Insomma, mentre con Momoli, nonostante la pandemia, Modena Fiere ha visto comunque alcune new entry nel proprio calendario fieristico rivolte ai settori del ceramico, del biomedicale e tessile abbigliamento dalle dimensioni però contenute a solo uno dei tre padiglioni del quartiere fieristico, tranne forse per la prossima Modenantiquaria e la sofferente Campionaria, non è purtroppo ravvisabile a breve lo svolgimento di fiere a tutto quartiere che possano portare soddisfazione economica e che fanno la gioia e il prestigio di altri quartieri fieristici dalle dimensioni pari a quello modenese.

Paolo Storchi


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