Ultimo aggiornamento:  29 Maggio 2017 9:48

Cresce bene il movimento terra ‘modenese’

MARIO MORETTI, Modena Parts, Modena

È tra le presenze storiche, del Samoter, quella di Modena. Solo tre anni fa è stata messa in ginocchio da un incendio che ha divorato parte consistente degli stabilimenti modenesi. Oggi è di nuovo in piedi e quello non è che un brutto ricordo. – racconta Mario Moretti, una vita in Modena Parts – Da parte nostra ci siamo fatti in quattro per limitare i danni, data la flessione, conseguita al disastro. Recuperata però in tempi di record: sia nel ripristinare le infrastrutture che nel fatturato. Nessun boom per carità, ma una solida ripresa che ci ha permesso di non privarci di nessuno dei nostri dipendenti e di proseguire anche con la ricerca e lo sviluppo di prodotto . Oggi guardiamo avanti. Il 2016 – prosegue introducendo il tema del mercato – è stato un anno non particolarmente brillante. Ma non ci lamentiamo: si tratta di una lieve flessione fisiologica: in alcuni settori più accentuata, compensata però da altri. L’anno in corso, al momento mostra segnali positivi a riconferma del trend che sta caratterizzando i mercati in via di espansione. La crisi oltre alle difficoltà, genera anche nuove opportunità e molti oggi hanno necessità di risparmiare, quindi le quotazioni della ricambistica salgono ed in modo maggiore se si tratta di pezzi di alta qualità. È forte la sensibilità dei mercati esteri a riguardo e per Modena Parts rappresentano un punto di forza: il 95% della produzione viene esportata direttamente che sale al 98% con la vendita indiretta. Poco invece resta la mercato italiano ancora parecchio statico”. La chiosa infine è sulla fiera: “Nulla da dire se non sulla scelta poco felice di farla 15 giorni prima del Conexpo di Las Vegas…”.


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