Ultimo aggiornamento:  17 Ottobre 2016 9:13

Export: Russia tra sanzioni e spiragli

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MASSIMO SERENI, direttore commerciale dell’Italpizza di Modena 

Russia amara anche un per un player internazionale produttore di pizza come la modenese Italpizza. “Non grandi numeri, ma lo stato con capitale Mosca – spiega Massimo Sereni – per noi rappresentava un mercato non solo in crescita e dai margini di sviluppo molto interessanti. Parliamo sempre del prodotto italiano più conosciuto al mondo, verso il quale l’interesse è in aumento costante. Le buone risposte del mercato russo – rifornivamo retail e food service –  attento alla ricerca della qualità, avevano predisposto la pianificazione di investimenti importanti e mirati, con l’obiettivo dì arrivare a rappresentare un punto fermo per i consumatori, delle grandi città. Le sanzioni? Forse sono state il colpo di grazia. Ma la situazione a dire il vero, è iniziata a degenerare con la svalutazione del Rublo che di fatto ha ridimensionato il potere d’acquisto del consumatore medio, le famiglie il nostro principale target di cliente. È chiaro dunque che la pizza, anche se si è tratta di un semilavorato non rientrava più nella spesa settimanale in quanto assurta a prodotto di lusso. Il colpo di grazia, dicevamo, è arrivato poi con le sanzioni e la mancanza d’importazione di formaggi molli da pizza. Oggi resta l’auspicio di un ripensamento verso le restrizioni economiche in atto, oltretutto confermate che penalizzano quel mercato. Un ripensamento perché, anche solo dal punto di vista alimentare la Russia può rappresentare export, sviluppo, crescita, soprattutto lavoro, per tante aziende Italiane”.


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