Ultimo aggiornamento:  13 Gennaio 2020 12:57

Il motore delle App

Con la suite di prodotti esclusivi, la giovane azienda di Formigine conquista anche la Silicon Valley e il Governo degli Stati Uniti. Creando innovazione e qualità alla portata di tutti i marchi che vogliono crescere On-line.

Negli Stati Uniti, nel cuore della silicon valley, un veterano di guerra in questo momento sta seguendo un percorso per il benessere psico-fisico e di riabilitazione, seguendo una applicazione personalizzata sul proprio dispositivo mobile creata e sviluppata, sui contenuti del governo degli stati Uniti, a Formigine. 
Qui, in una sede dove basta entrare per respirare la dinamicità di un’azienda giovane e dove il futuro davvero è adesso, incontriamo Mattia Farina, 30 anni, co-fondatore nel 2013 di Mumble insieme a Francesco Vellani e Giacomo Torricelli. Personalità e competenze tecniche complementari, dal marketing alla gestione tecnologica, a quella dei progetti. Uniti ed animati dal desiderio di innovare ed innovarsi per fornire sempre quel valore aggiunto legato a ciò che prima non c’era e nessuno ha, anche in un settore come quello della rete dove la concorrenza brucia i tempi ed è globale. 
Il loro entusiasmo è contagioso. La crescita nel fatturato e nelle persone coinvolte nel progetto è costante. “Presto dovremmo trasferirci, qua stiamo già stretti, le postazioni sono tutte occupate e stanno arrivando due nuovi collaboratori” – afferma Mattia. Ci sediamo in una sala davanti ad un grande schermo attivato da tastiera wireless. Angoli della sala sono attrezzati per consumare pranzi veloci, con tanto di forno, frigo ed immancabile macchina da caffè. La squadra si forma anche nelle pause. Siamo divisi dalle postazioni di lavoro dove lo staff di Mumble (ora sono una decina i giovani collaboratori) scrivono i codici di programma, solamente da una enorme vetrata. Appesi ad essa, decine di post-it colorati e scritte con pennarelli cancellabili. Strategie, turni, appuntamenti, vengono scritti e letti qui. 
Ambiente essenziale, tanto quanto operativo ed energico. In pochi minuti Mattia ci fa entrare nel mondo Mumble, arrivando al punto che oggi distingue questa giovane azienda e motiva il suo salto di qualità.  L’avere standardizzato il processo tecnologico e di programmazione che sta dietro alle applicazioni ‘mobile’ e alle loro funzioni, così come noi le vediamo. Rendendo, per così dire, scalabile (anche nel costo e nel prezzo finale oltre che nella velocità con i quali vengono creati), prodotti ad alto grado di innovazione tecnologica e qualitativa. Con immediati vantaggi sia per i clienti partner, in termini di implementazione di prodotti già attivi, sia per i nuovi clienti. 
Per spiegarci come è arrivato e funziona questo passaggio, Mattia ci illustra le sezioni che costituiscono una applicazione mobile. L’immagine che arriva all’utente finale è solo la punta di un iceberg. Sotto, lo sviluppo, la programmazione, la tecnologia, il CMS e il data base. Tre sezioni che costituiscono il motore e la tecnologia che ‘fa correre’ e rende funzionale l’applicazione. 
“Fino al 2017 tutte le parti venivano costruite ex novo per ogni cliente. Oggi solo la parte visibile, grafica, viene realizzata ad hoc. Tutto il resto è stato standardizzato e reso scalabile e personalizzabile” – ci mostra Mattia. Ed è cosi che ciò che “solo due anni fa veniva realizzato in due settimane, oggi si fa in un minuto, ciò che necessitava di due mesi, in un ora”.
Dopo anni di ricerca ed innovazione Mumble ha praticamente creato e marchiato il proprio motore base ad alte prestazioni ed affidabilità, che viene ‘montato’ in breve tempo sulle applicazione Mumble. Capace di essere personalizzato sulla base delle esigenze del cliente. Qualsiasi sia il settore: dal benessere all’industria, dall’intrat-tenimento allo sport. Attraverso una gamma di personalizzazioni unite nella suite di prodotti digitali proprietari: Mburger (servizio per la gestione e la distribuzione dei contenti su tutti i prodotti digitali: App, Web, Wearable o device), MPush (servizio API based che supporta i developer nella gestione di notifiche push), MAuth (sistema per la registrazione utente tramite e-mail e social login), MPay, (servizio API based che permette di gestire pagamenti, subscription, free trial e grace period). 
Una suite di prodotti  che rende l’azienda di Formigine tra le più innovative ed uniche a livello nazionale. Oggi 3 milioni di persone in tutto il mondo utilizzano applicazioni mobile sviluppate da Mumble

Mattia, ci illustri alcuni esempi?

“Una delle prime applicazioni che abbiamo sviluppato era per Clarins, noto marchio mondiale specializzato nella commercializzazione di prodotti per la bellezza e la cura del corpo. Oggi ogni cliente del marchio ha a disposizione una applicazione che indica, sulla base della posizione in cui ci trova, non solo la boutique più vicina ma anche quella che più risponde alle scelte del cliente. Ovvero, in automatico l’azienda, attraverso questa applicazione, e attraverso il CMS da noi realizzato, personalizza in tempo reale il messaggio da inviare al cliente. 
Più vicino a noi, ma utile per dimostrare la versatilità del nostro sistema è una applicazione sviluppata per diverse iniziative promozionali lanciate da Conad. Ultimo in ordine di tempo un concorso musicale. Attraverso il portale web sviluppato da Mumble gli utenti ascoltano i brani e possono partecipare al concorso. 
In tema musicale ricordiamo anche alla innovativa applicazione sviluppata per Radio Bruno, per entrare in contatto con il modo della radio dal proprio mobile ed accedere a tanti contenuti personalizzati e disponibili non solo su smartphone ma anche su werable e automobili.

Come siete arrivati negli Stati Uniti?

“Credendo nei nostri prodotti e puntando sul fatto che gli stessi, creati da nostri potenziali concorrenti negli Stati Uniti, costano 10 volte tanto. Con la nostra tecnologia che ci permette di abbattere i costi abbiamo partecipato ad un tour nelle aziende della Silicon Valley, con l’intento di individuare un partner affidabile al quale cedere la gestione di eventuali clienti e la promozione dei nostri prodotti. In collaborazione con l’Università abbiamo investito su 10 ragazzi mandati letteralmente in avanscoperta per proporre le nostre soluzioni. Tra le aziende è stata indicata una in particolare che ci ha commissionato una applicazione per il recupero post traumatico dei veterani di guerra appartenenti alla sezione di San Francisco e controllata dal governo degli Stati Uniti. Abbiamo sviluppato questa applicazione. La prima di venti che abbiamo sviluppato per la rete dei veterani. Un lavoro che ci ha fatto conoscere. Oggi siamo orgogliosi di avere una sede operativa a San Francisco. Il nostro obiettivo è averne una a New York, dovremmo riuscire ad aprirla entro Settembre 2020.” 

Come vi definireste oggi? 

“Siamo un’azienda che lavora in conto terzi, offrendo le nostre capacità al servizio delle aziende sviluppando prodotti digitali ‘cloud base’ ovvero basati sul cloud, occupandoci della creazione e dello sviluppo infrastrutturale declinabile nei vari strumenti, dal sito web alle app ai dispositivi werable. Questo è ciò che oggi ci rende competitivi rispetto alle altre aziende italiane del settore. Il CMS che offriamo ai nostri clienti per la gestione dei contenuti è definito Headless, ovvero senza testa, perché strutturabile in automatico direttamente dal gestore dei contenuti. In questo campo direi che siamo gli unici in Italia. 
I nostri prodotti sono in grado di abbattere drasticamente i tempi di sviluppo, di migliorare ampiamente le prestazioni e la qualità riducendo allo stesso tempo gli investimenti necessari per implementarli. 

Quali sono gli sviluppi futuri? 

“I prodotti della suite che mettiamo a disposizione dei nostri clienti per la gestione delle loro applicazioni mobile saranno a breve a disposizione delle comunità di sviluppatori, delle agency e dei brand di tutto il mondo. Questo rappresenta un’enorme evoluzione per Mumble, che diventa così più scalabile e internazionale. Ora continueremo a lavorare per dare la possibilità a chiunque altro ne abbiamo bisogno di utilizzare i prodotti Mumble per sviluppare i propri progetti digitali, ponendoci come fornitore tecnologico e aprendo cosi nuove opportunità di crescita e consolidamento.
In questi 6 anni abbiamo imparato che non si è mai arrivati e che le tre parole chiave non le abbandoneremo mai. Imparare. Acquisire consapevolezza. Mettere in pratica. E ripetere.

Gianni Galeotti