Ultimo aggiornamento:  31 Ottobre 2019 6:58

L’internazionalità della cooperativa

Attiva in tanti settori merceologici, la cooperativa di Campogalliano, impiega 436 soci e dipendenti con un fatturato di oltre 70 milioni di euro.

“Solo” 70 anni di storia sulle spalle quella di Coop Bilanciai. Nata da un licenziamento – sì, avete letto bene – ma che col tempo ha saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano sia in ambito nazionale che internazionale. Oggi opera in modo trasversale in molti settori, ponendo come garanzia qualità ed affidabilità dei propri prodotti e come afferma Enrico Messori, presidente di Società Cooperativa Bilanciai: “La pesatura è un servizio  necessario e in continua evoluzione che ci costringe a rimetterci sempre in discussione per affrontare le sfide che il mercato sempre più globale ci impone”.

Ma quando nasce Coop Bilanciai? “Società Bilanciai nasce nel 1949 da un licenziamento alquanto discutibile di 7 persone da parte dell’azienda Crotti che a Campogalliano era il riferimento per la costruzione di Bilance. Diventerà Cooperativa solo nel 1963. Il 1999 segna per Coop Bilanciai un anno importante perché viene costituita Bilanciai Group, azienda a respiro internazionale di cui Coop Bilanciai è la capogruppo di aziende che operano in oltre 10 paesi. Oggi Bilanciai Group impiega oltre 400 fra soci e dipendenti con un fatturato di oltre 80 milioni di euro”.

Quali i settori in cui operate? “Tutti i settori merceologici necessitano di pesatura ma quelli in cui la presenza è fondamentale sono: Trasporti, Cave, Petrolchimico, Manufatturiero, Siderurgico, Food Fresco, Food Secco, Agricoltura, Rifiuti Eco, Impiantistica”.

E qual è la forza del vostro gruppo? “Proporre i prodotti ad alta qualità progettati e costruiti nella casa madre a Campogalliano in tutto il mondo con proposte sempre più a valore aggiunto che integrano soluzioni software avanzate per l’integrazione dei sistemi di pesatura nel gestionale del cliente”.

Quali sono i vostri prodotti di punta? “Due sono i mondi coperti da Coop Bilanciai nel settore della pesatura industriale, Pese tradizionali in cui la cella di carico rappresenta il fiore all’occhiello in termini di innovazione, qualità e affidabilità, abbinata a terminali elettronici potenti, programmabili e versatili con una meccanica consolidata e costruita secondo i più moderni canoni nell’ottica della durabilità”.

Ci sono case history particolarmente significativi che meriterebbero di essere ricordati? “Ogni cliente, ogni soluzione è stata per noi fonte di soddisfazione, ma senza dubbio gli impianti più complessi nel mondo Energia, Petrolchimico e Ferroviario a valle di vincite di importanti gare internazionali sono quelli che più hanno impegnato l’azienda”.

Quanto sono importanti qualità e ricerca nel vostro ambito? “Ricerca e sviluppo sono costanti e imprescindibili, Bilanciai è stata la prima a inserire l’elettronica nel mondo della pesatura e il digitale nella sensoristica, oggi i big data, la manutenzione predittiva e il software di gestione consolidano e rendono ancora più fruibile la qualità indiscussa dei nostri prodotti garantendo ai nostri clienti sistemi di pesatura innovativi, funzionali e integrati nel loro mondo”.

Che peso ha, se l’ha, l’industria 4.0 nel vostro settore? “I nostri prodotti si collocano tra quelli per cui si è potuto beneficiare del contributo per cui in modo sensibile ha contribuito al risultato positivo della nostra azienda”.

Quanto è importante il personale e la sua formazione? “Per forma Sociale e perché fortemente sentito, sappiamo che la nostra azienda è tale per le persone che la compongono, quindi oltre ad una puntuale informazione, colloquio e facilità di rapporto a tutti i livelli curiamo in modo molto approfondito formazione aspetti legati alla sicurezza”.

Numeri e Fatturato: come si è concluso il 2018? “Il 2018 si è concluso con un risultato molto positivo sia per la capogruppo che nel consolidato, in linea con i risultati di un ottimo 2016. Il 2017 in termini economici rifletteva una plusvalenza di 3.5 milioni di euro dovuta alla vendita al gruppo Francese Sagemcom del 30% di proprietà Meter Italia. Si parla quindi di tenuta in un mercato difficile”.

Come ha inciso in passato la crisi economica su voi e il vostro settore? “Crisi economiche, instabilità di governo e più in generale fiducia dei consumatori incidono sugli investimenti, a maggior ragione quando si tratta di beni durevoli, il settore ha quindi risentito di questo clima che in modo altalenante si protrae anche ad oggi. Diversi competitor meno robusti hanno chiuso o sono stati assorbiti in logica di efficientamento. La crisi ci ha costretto a metterci in discussione efficientando processi, non ripristinando posizioni a seguito di pensionamento, diminuendo e in generale le spese e affrontando anche la solidarietà, ma fortunatamente in modo contenuto”.

Quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi nei settori in cui operate? “La pesatura è un servizio all’industria necessario e in continua evoluzione che ci costringe a rimetterci sempre in discussione per affrontare le sfide che il mercato sempre più globale ci impone. Nei mercati globali però oltre a player stimolanti, che tendono naturalmente a migliorare il contesto, ci sono anche quelli più stravaganti che fanno del prezzo un cavallo di battaglia dell’appariscenza, al contrario che della sostanza, un’arma che purtroppo alcune volte attecchisce e che poi per estinguersi necessita del tempo di rottura o obsolescenza del prodotto. I cambi normativi che impongono modifiche anche sostanziali nelle procedure generando costi poi concedono proroghe avvantaggiando chi non si è immediatamente strutturato per seguire al meglio il proprio cliente”.

Previsioni a breve medio termine? “A breve termine siamo preoccupati per uno scenario politico domestico che introduce instabilità e quindi sfiducia nei clienti che rallentano la volontà di investire e da un panorama internazionale in cui Cina e America continuano a battagliare senza preoccuparsi dei riflessi diretti sull’economia e indiretti sui paesi che fanno dell’esportazione un fiore all’occhiello. Siamo consapevoli che oltre ad investire e innovare nel nostro settore dovremo procedere ad una differenziazione di prodotto per mantenere sana la nostra cooperativa mantenendo fede ai principi cooperativi primo fra tutti l’intergenerazionalità della cooperativa. Sappiamo che sono sfide complesse ma siamo pronti ad affrontarle e determinati nell’ottenimento del successo che ha contraddistinto la nostra azienda vedendola sempre protagonista negli anni anche nei più difficili”.

Filippo Pederzini