Ultimo aggiornamento:  10 Dicembre 2021 12:22

ShowMed, promosso a pieni voti

La kermesse medollese dedicata al biomedicale, alla sua seconda edizione, triplica gli espositori, trovando la soddisfazione dei visitatori italiani ed esteri.

La location era la medesima dello scorso anno, il Palazzetto dello Sport di Medolla. Forse non proprio il luogo più idoneo per una manifestazione di tipo fieristico, ma ad oggi significativo, perché nel 2020 è stato l’emblema della ripartenza degli eventi fieristici in presenza. Quando tutti erano fermi per ragioni ovvie dovute alla pandemia, qui si è preso il coraggio a due mani, tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza ad espositori e visitatori e si è deciso di realizzare, da un lato quello che ancora non c’era, e cioè una kermesse, lo ShowMed incentrata sulla filiera produttiva biomedicale locale, e dall’altro ripartire con le fiere.

Che la formula fosse azzeccata lo si è capito oltre che confermato anche  quest’anno.  Sono i dati raccolti nel corso della tre giorni dall’Ing.  Paolo Poggioli a sottolinearlo, deus et machina insieme a Marco Bergamini di GT Service nella realizzazione dell’evento medollese ShowMed.  Numeri in crescita sotto tutti gli aspetti per “la 2° edizione che va in archivio con un bilancio più che soddisfacente. Oltre 700 i visitatori, diversi dei quali venuti appositamente anche da Paesi esteri, come Germania e Stati Uniti, circa 120 le aziende esterne coinvolte, mentre 60 sono state le aziende espositrici nazionali e internazionali, presenti.” A ciò si aggiungono gli oltre 450 visitatori che hanno partecipato alle 34 presentazioni/approfondimenti tecnici, curate dalle aziende espositrici. Numeri che dimostrano il prestigio che ha saputo guadagnarsi ShowMed in soli due anni, col non da ultimo, valore aggiunto di essere realizzato nel distretto del biomedicale. Da dove tutto ebbe inizio sessant’anni fa, col prestigio, per le sue peculiarità produttive accresciuto nei decenni ed oggi anche di fronte alle vicende globali legate alla pandemia, ancor di più centro del mondo, dal punto di vista dello studio, progettazione e realizzazione delle attrezzature sanitarie.

Una fiera promossa dunque ed anche nelle parole degli espositori. Di chi comunque il ritorno in presenza, ha significato ripercorre la strada degli incontri, del confronto e delle presentazioni, dato l’evento,  con nuovo slancio e vigore, nella direzione di creare e cogliere opportunità innovative di sviluppo e crescita. Ma anche dei visitatori medesimi, per le ragioni poc’anzi elencate – “Vedersi, parlarsi di persona, va ben oltre alle modalità cui abbiamo dovuto fare ricorso” – che in un paio di occasioni hanno definito lo ShowMed una sorta di multinazionale tascabile.

Giulio Po


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