Ultimo aggiornamento:  25 Aprile 2020 5:52

I ristoranti al tempo del virus

L’emergenza sanitaria Coronavirus, oltre a rappresentare una sfida sanitaria con la quale il mondo non si era potuto confrontare prima, anche per il numero di persone contagiate e vittime del virus stesso, con i provvedimenti di distanziamento sociale presi dal nostro Governo e poi adottati via via da tutti i paesi Europei ed Extraeuropei, ci sta costringendo a vivere un’esperienza mai provata prima: rinunciare alle relazioni con il mondo esterno e a tutte le dimensioni sociali con cui gli uomini si confrontavano quotidianamente nella loro vita appena due mesi fa.
Mai e poi mai ci saremmo potuti immaginare di vivere un’emergenza sanitaria di queste proporzioni. Una pandemia che ha rimandato tutti alla mente la descrizione della peste del 1630 fatta dal Manzoni nei Promessi Sposi.
A causa del cosiddetto “distanziamento sociale” siamo costretti allo smart working, dunque a lavorare da casa, senza contatti; siamo costretti a non frequentare i centri sportivi, i cinema e i teatri; siamo costretti a salutarci con uno sguardo, senza abbracci e senza strette di mano.
In questi tempi di emergenza sanitaria, i pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie, locali di intrattenimento e società di banqueting) rientrano tra i settori più colpiti dai provvedimenti di distanziamento sociale imposti dal Coronavirus.
Occorre considerare che nel comparto della ristorazione operano oltre 300mila imprese con circa 1,5 milioni di lavoratori e un valore aggiunto di 90 miliardi di euro.
Anche in questo ambito in futuro si parlerà di un’epoca pre-virus e di una post-virus. Il mercato cambierà moltissimo, già il nostro era un paese in crisi, alcune attività e consumi erano già in grande difficoltà e questa situazione la ha certamente acuita” Ma quando torneremo alla vita normale, dovremo fare i conti con uno scenario profondamente mutato, sotto diversi punti di vista.
Le tempistiche per un ritorno alla normalità sono imprevedibili. Anche perché nel momento in cui riapriranno i ristoranti, le persone saranno ancora molto sospettose e non ci andranno a cuor leggero. Quindi il ritorno automatico, una volta cessata l’emergenza, a una situazione precedente a quella attuale francamente non lo vedo possibile.
Nel fuori casa occorre prepararsi a una situazione che sarà di tipo post bellico per diversi mesi. Anche perché mancherà tutta la parte legata al turismo internazionale. Si ripartirà dai clienti italiani, I ristoranti di alta cucina dovranno riporre attenzioni particolari al contenimento dei costi per arrivare alla sostenibilità economica, poiché incasseranno meno, e dovranno aumentare il livello di efficienza.
Fra gli strumenti messi in campo dai ristoratori molti stanno implementando il “delivery” per provare a far fonte al tracollo verticale dei fatturati che nessuno poteva immaginare. Certamente questa è una soluzione per affrontare il breve termine, che richiede anche uno sforzo organizzativo ma per ora è l’unica risposta.
Anche a Modena ristoranti più o meno blasonati si sono attivati in tal senso. Eccone qui di seguito una carrellata.

La Franceschetta 58, bistrot del pluristellato Massimo Bottura, propone una serie di proposte golose per la consegna a domicilio. In realtà vi viene consegnato un box con tutti gli ingredienti che vi consentono, con un paio di passaggi, di prepararvi un piatto stellato a casa vostra come: i fusilli alla moda di Cetara con acciughe fresche e paste di qualità, o come la lingua cotta a bassa temperatura con salsa di vino rosso e tartufo, cavolo marinato e crema di patate.L’Hosteria Giusti consegna a domicilio le sue squisite lasagne o le rosette da cuocere a casa, oppure già cotte insieme alle ruffiane cotolette o polpette in umido.

La Cucina di Quartiere propone un ampio menù che varia settimanalmente che comprende però sempre un aereo gnocco fritto, per poterci consolare in queste giornate dove dobbiamo rimanere in casa!

Il Ristorante pizzeria Calle 9 offre invece una ampia selezione di pizze gourmet.

Il Luppolo e l’Uva con la sua succulenta tagliata consegnata a domicilio soddisferà i gourmet carnivori.

Anche in provincia i ristoranti si sono attrezzati per la consegna a domicilio. Fra questi interessante è il menu proposto dal Grano di Pepe a Ravarino dalle forti radici siciliane, che tradiscono l’origine del cuoco, con le sfiziose arancine al ragù e un sontuoso timballo di anelletti al forno.

Il Ristorante l’Incontro a Carpi prevede per la consegna a domicilio due menu, uno a base di pesce e uno a base di carne.

Se poi volete arricchire i Vostri piatti con il tartufo allora basterà chiamare Domenico del negozio “Il tartufo Italiano” in Via Carlo Sigonio che vi consegnerà a domicilio il tartufo della stagione: ora è il tartufo nero pregiato o il tartufo uncinatum.

Per poter poi accompagnare questi piatti adeguatamente non fatevi mancare qualche bella bottiglia di vino. Contattate quindi l’Enoteca Compagnia del Taglio o la Bottega dei Golosi che vi sapranno consigliare il perfetto abbinamento ai Vostri menù a domicilio.

Infine un’ultima mia considerazione sul mondo della ristorazione in epoca di Coronavirus.
Nonostante le difficoltà di breve termine, l’enogastronomia e la ristorazione italiana (e perfino l’ltalian sounding) non hanno da temere soprattutto perché hanno fondamenta democratiche di qualità che non solo non tramonteranno, ma continueranno ad avere un ruolo di protagonista a livello internazionale.
Il mio modesto consiglio agli imprenditori del settore è quindi di utilizzare bene questo “periodo di sospensione” (chiamiamolo così) per riorganizzare le loro aziende, impratichirsi delle nuove tecnologie e prepararsi per una ripresa graduale su solide basi.
Uniti tutti dagli stessi valori: la vicinanza al territorio, la valorizzazione delle filiere locali e delle piccole eccellenze del made in Italy.

 

PER PRENOTAZIONI:

Franceschetta 58 – prenotazioni by My menù
Hosteria Giusti – tel. 059 222533
Cucina di Quartiere – tel. 059 8395470
Grano di Pepe – tel. 059 905529
Enoteca Compagnia del Taglio – tel. 059 210377
La Bottega dei Golosi – tel. 059 238166
Calle 9 – tel. 059 243652
Il Luppolo e l’Uva – tel. 059 8638009
L’Incontro – tel. 339 1852095
Il tartufo Italiano – tel. 338 2777633

Stefano Reggiani