Ultimo aggiornamento:  21 Novembre 2016 10:21

Il marmo, una nicchia con fatturati da +25%

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ANTONIO BENEDET Mipa di Ravarino 

La MIPA di Ravarino è un atro esempio di azienda che sta costruendo la propria fortuna innovando dalla tradizione, o sarebbe più opportuno dire dal passato. Conosciute da secoli perché presente nelle pavimentazioni delle chiese e delle ville antiche, queste lastre composte da graniglia di marmo e cemento, sono un prodotto tradizionale italiano, la cui realizzazione è esclusivamente ancora manuale e made in Italy, “fattore che resta un buon veicolo di promozione ancora in molti ambiti. Siamo presenti da 25 anni sui mercati, e per quello che facciamo rappresentiamo ormai un punto di riferimento: tanto per l’Italia, e per Italia intendo anche per i cantieri a pochi km da Ravarino dove abbiamo sede – spiega Antonio Benedet – come per l’estero, situazione in cui sono proprio gli stranieri a venirci a trovare molte volte di persona, iniziando così un rapporto commerciale secondo precise esigenze”. Questo si riflette ovviamente sul mercato, in crescita per la ditta ravarinese dall’apertura in poi, e passato indenne nella crisi. “Il 2015 per noi ha significato un incremento sul 2014 del 25%. Quest’anno contiamo di consolidare ulteriormente questo risultato, cercando di lavorare al meglio, dato che la domanda non manca.” MIPA è al pari di altre piccole realtà aziendali, ossatura portante di un Paese che nonostante tutto non vuole mollare. E ha problemi al pari delle altre piccole dai nomi noti di fisco, burocrazia e credito. “Noi non ci tiriamo indietro anzi… e se ci fosse solo qualche incentivo in più al sostegno delle PMI sicuramente si contribuirebbe alla crescita…”, dice chiosando.


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