Ultimo aggiornamento:  5 Luglio 2022 10:39

Incertezze, ma… nessuna resa

DILVANNA GAMBINI, Gambini, Sassuolo

Azienda in piena evoluzione a conduzione famigliare, la Gambini di Sassuolo sta cercando di consolidare le proprie posizioni a livello produttivo (due location di produzione una in Italia e una in Francia) e sui mercati. “La situazione aziendale è positiva nonostante l’attuale periodo storico – fa sapere Dilvanna Gambini – che tra pandemia e crisi internazionale pone diverse problematiche, ma non quella degli ordini. Le preoccupazioni tuttavia sono tante per vari motivi. Il principale è relegato alla logistica, che riscontriamo un po’ ovunque e anche negli USA. Elemento emerso anche nel corso di questa fiera – forse un po’ sottotono rispetto alle altre edizioni – per voce dei nostri clienti, quasi tutti presenti entusiasti dei prodotti italiani e ben felici di mantenere il rapporto con noi. Poi ci sono i costi che cominciano a diventare preoccupanti anche a fronte dei nuovi aumenti annunciati. E soprattutto le consegne, per le quali i tempi si stanno dilatando. Un aspetto questo che dal mio punto di vista, segna il passo per la globalizzazione, sempre di più verso il tramonto. Adesso ad essere vincente sarà chi è localizzato, cioè vicino al cliente e quindi fornirgli prodotti e servizi in tempi rapidi. Rispetto alla situazione internazionale, le preoccupazioni di certo non mancano a partire dalla questione energetica ed in particolare sul fatto che non si conoscono fino in fondo le dinamiche di quanto sta avvenendo. L’unico fattore appena positivo è quello relativo ai costi. Come produttori eravamo arrivati al punto di svilire il prezzo del prodotto, con una gestione dei costi complessa e problematica. Questa situazione ci ha permesso qualche aumento e così riportare il valore effettivo della piastrella a condizioni normali. Per il resto navighiamo a vista”.


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