Poca Modena, ma di alto livello
UGO TASSINARI E PAOLA ROSSI, ALBICÒ di Mirandola
Questa è una curiosità: un distillato d’albicocche. L’idea è venuta ad una coppia di Mirandola, dopo aver riscoperto un’antica ricetta di famiglia che affonda le radici a metà ‘800. E dopo aver ottenuto il benestare anche da Bonollo (noto in provincia per i distillati), rimasto entusiasta del prezioso quanto sorprendete liquore ottenuto. Esordienti a Merano Ugo Fornaciari e Paola Rossi, hanno creduto nel loro prodotto, da superare anche le difficoltà imposte dal terremoto che li ha costretti allo stop dell’attività per un anno e mezzo. “Stiamo vedendo i primi risultati ora, sono col segno più e siamo soddisfatti – raccontano – Le richieste arrivano prevalentemente da locali quali gastronomie, bar e pasticcerie di alto di gamma. Caso quest’ultimo in cui Albicò viene impiegato nella preparazione di dolci, oppure come base per la realizzazione di coktails particolari.” Quanto finora guadagnato è stato sempre reinvestito spiegano Rossi e Fornaciari: “Puntiamo su ricerca e qualità e con la logica dei piccoli passi quest’anno l’incremento stimato di fatturato si aggirerà intorno al +20%”. Numeri importanti per chi ha come mercato di riferimento l’Italia e per la precisione il nord del Paese. “Percentuale – riprendono – a cui puntiamo anche per il 2017, anno in cui abbiamo già messo in cantiere due nuovi progetti da sviluppare: il cioccolatino fondente e al latte con Albicò”.