Ultimo aggiornamento:  16 Gennaio 2017 10:14

Poca Modena, ma di alto livello

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GIANNI CASTELLARI, IL MIELEACETO di Pavullo nel Frignano 

C’è la soddisfazione del lavoro che da i risultati sperati, a Merano è stato insignito dell’Howard d’oro, e quella di tenere duro malgrado le difficoltà di chi quel lavoro lo fa tutti i giorni a contatto con la natura. Difficoltà che per un produttore di miele risiedono in un’annata che segna già un -70% di produzione a livello nazionale e un -60% di patrimonio apistico. Con l’aggiunta del clima avverso. “L’auspicio è quello di un cambiamento di queste condizioni proibitive, altrimenti ad essere a rischio non è solo il miele – esordisce Gianni Castellari – ma buona parte dell’agricoltura.” Anche il suo è un ritorno a Merano dopo anni, al pari di tanti piccoli produttori presenti. La suo offerta di punta è ovviamente il Mielaceto, infuso che si rifà ad una storica ricetta di famiglia tramandata che da anni continua a trovare estimatori. “Il mercato Italiano tiene, mentre ci stiamo muovendo su quello americano dove l’interesse sale. Il prodotto si fa apprezzare per le sue peculiarità e versatilità nell’utilizzo (è un composto di miele e aceto balsamico tradizionale) mentre è riconosciuto anche per la sua originale bottiglia: quasi un marchio di distinzione. Ora il periodo è propizio per lavoro ed ordinativi dato l’approssimarsi del Natale.” Una scadenza che fa parlare anche di bilancio per un anno ormai prossimo alla chiusura: “L’andamento è stabile, finora, dal punto di vista del fatturato. Non ci lamentiamo il lavoro c’è e andiamo avanti. Anche se la speranza è quella di avere stagioni un po’ più normali…”.


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