Ultimo aggiornamento:  10 Aprile 2022 11:43

Vinitaly 2022: 24 produttori modenesi alla carica!

24 le aziende targate Modena, 1/5 di quelle emiliano-romagnole che saranno presenti a Verona, al salane del vino italiano per eccellenza. Torna in fatti il Vinitaly, dal 10 al 13 aprile, dopo due anni di assenza per ragioni pandemiche. Non che gli affari si fossero fermati, anzi: le vendite di vino hanno tenuto bene, se non, nella maggioranza dei casi aumentate in modo esponenziale. E’ mancato solo l’abito bello di presentazione, la kermesse che di fatto celebra questo mondo, dalla vigna al bicchiere.

24 dicevamo, pronte con ogni probabilità a fare la loro parte, anche questa volta. Con la determinazione – e conoscendo i produttori modenesi, è così – di volersi lasciare alle spalle un periodo come i due anni del covid, per tornare a guardare in faccia i clienti, presentare, far conoscere ed assaggiare il lambrusco (che è cultura e valorizzazione del territorio insieme), lottare per quella qualità garantita fino ad oggi, da incrementare ulteriormente. Con anche tutti i risvolti dal punto di vista economico, ovviamente, che significano nuovi investimenti e crescita.

24 però, che tutte insieme guarderanno – o almeno tenteranno di farlo – anche al futuro. Perché forse è questo il quesito principale o la risposta che si cercherà dal ritorno di questa edizione del Vinitaly. Con un mondo, piegato dalle crisi internazionali, che mostra nuove e significative divisioni, coi mercati a risentirne, ed i costi delle materie non solo prime – pensiamo all’energia, ai carburanti e poi al vetro, al cartone, alla produzione – lì a gravare sul prezzo ultimo e sul consumatore finale. Lo diranno loro, cosa e quali prospettive auspicano, dopo questa quattro giorni, stavolta più che mai termometro per misurare la “gradazione” di un intero settore.

GP