Lambrusco porta aperta sul futuro
ALBERTO FIORINI, Poderi Fiorini, Torre dei Nanni, Modena e Savignano sul Panaro
Fiorini, spezza subito una lancia in favore del 2017, “Apertosi per noi in modo positivo ed inaspettato con un incremento dei volumi di vendita, migliore sul 2016 sia per quello che riguarda il mercato italiano che per le esportazioni. L’obiettivo ora è quello di consolidare questa performance”, dice. Ricordando i Paesi dove la sua gamma di vini, in questo caso lambrusco e non solo, considerata la produzione delle uve del podere di Savigano sul Panaro orientata anche ai vini fermi, e cioè Canada, Giappone, Corea del Sud, Cina, Belgio, Olanda, Polonia e USA, in riferimento a quest’ultimo paese non si sbilancia rispetto all’introduzione di eventuali dazi sul vino. “È un pericolo che non dovrebbe sussistere, vedremo. Al momento le vendite vanno bene anche grazie all’uso da parte del nostro importatore dell’e-commerce.” Altro tasto questo su cui si esprime, riconoscendo le difficoltà che ancora esistono in Italia per questo genere di vendita: “Sta comunque partendo, ci vorrà tempo”. Ultima riflessione il testo unico del vino: “Positivo lo è sicuramente. Da un lato semplifica, dall’altro però standardizza un po’ troppo, col rischio che sia d’aiuto solo in parte”.
