Ultimo aggiornamento:  14 Marzo 2024 9:44

Leader nel mondo

Romano Prodi conferma che la ceramica italiana è leader nel mondo. Per Giovanni Savorani, presidente di Confindustria Ceramica, il 2022 ha visto un fatturato di oltre i 7mld, ma il 2023 è partito in calo. Il titolo di questa 40esima edizione del Cersaie era dedicato alla ’sfida dell’ innovazione continua”. Insomma, il settore deve essere più che mai attento anche alle problematiche ambientali, politiche ed energetiche mondiali.

E’ stato un quarantesimo Cersaie a Bologna, che ha cercato di invertire la rotta in un 2023 di depressione dei mercati in un panorama internazionale dominato dall’incertezza sulla situazione globale e dal timore dell’arrivo di una vera recessione.  

Il convegno economico inaugurale “Cersaie 40: il Made in Italy alla sfida dell’innovazione continua” ha visto il ritorno da protagonista sulla scena di Romano Prodi, che nel 1966 era stato il primo economista ad occuparsi del ceramico con il testo “Modello di sviluppo di un settore in rapida crescita”. Affiancati a lui sul palco del Palazzo dei Congressi il Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini, bolognese, il Presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani e l’Amministratore Delegato del Banco BPM Giuseppe Castagna, mentre in video è arrivato il contributo del Ministro dell’Ambiente Gilberto Picchetto Fratin. 

Il Professore ha impostato una visione a largo raggio sulla situazione internazionale con alcune pennellate su spiragli, che lo scontro sopraggiunto tra Israele e la striscia di Gaza il 7 ottobre dopo il Cersaie rischia di chiudere. “C’è qualche segnale di dialogo – ha iniziato – ma c’è bisogno di un contesto di pace mondiale. Il conflitto in Ucraina si può risolvere solo con un dialogo tra Cina e Stati Uniti  e la gestione dell’economia mondiale sorretta da USA ed Europa non regge più: ci sono nuovi equilibri e nuovi rapporti di forza, come testimonia il recente incontro dei Paesi BRICS”. Nettamente critico si è rivelato l’ex Presidente del Consiglio e capo della Commissione U.E. sulla capacità dei decisori europei di gestire la situazione di fronte alla guerra in Ucraina “L’Europa durante la Guerra non ha detto nulla”, ma ha aggiunto i suoi timori sulle scelte ambientali di Bruxelles “In Europa le spinte in avanti ideologiche sul fronte della sostenibilità rischiano di ripercuotersi sul nostro sistema produttivo e lo sa bene l’industria ceramica, che ha sempre innovato anticipando i grandi progressi tecnologici. In questo comparto abbiamo assistito a vere e proprie rivoluzioni e il fatto che oggi le quote di mercato siano inferiori a decenni fa, ma con un prezzo medio più che doppio rispetto ai competitor testimoniano la leadership della ceramica italiana nel mondo, che ora si rivolge a nuovi mercati e a nuove destinazioni d’uso”.

Ha quindi allargato il giudizio a livello mondiale “Occorre saggezza nel mondo che cambia. La Cina è la prima nei commerci. Ci vuole coerenza nel traguardo . La Cina apre le centrali nucleari, la Germania le chiude, ma poi apre quelle a lignite. Cina e Usa non avevano firmato il protocollo di Kyoto, ora si sono convinti, ma con poco vigore” e ha chiuso la sua analisi con una battuta sarcastica sull’astro nascente della ceramica nel mondo “In India le regole sono così raffinate che non ci sono”. 

Il Presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani ha tracciato i risultati dell’ultimo periodo “Nel 2022 il fatturato dell’industria ceramica italiana ha superato i 7 miliardi di euro, con investimenti oltre 440 milioni di euro pari al 6% del fatturato e 19.000 addetti, il 97% dei quali con contratti a tempo indeterminato. Il 2023 è iniziato con un rallentamento che ci ha fatto perdere, nel primo semestre, il 14,5% delle vendite. La guerra in Ucraina, l’incertezza legata all’andamento dei tassi di interesse, l’aumento dei costi delle materie prime e il meccanismo dell’ETS sono tra i principali motivi di questo ridimensionamento”. 

A questo andamento non brillante l’industriale romagnolo reagisce con alcune proposte “Il nostro Paese ha bisogno di investimenti in edilizia popolare e scolastica. Al Governo chiediamo di dare continuità al programma Industria 4.0, di intervenire in Europa per escludere la speculazione finanziaria dal meccanismo dell’ETS e per inserire anche il settore della ceramica fra quelli ammessi alla compensazione degli oneri indiretti, al pari di altri settori. A questo aggiungiamo la gas release (cioè l’utilizzo di gas metano di fonte nazionale, ndr)  per la distribuzione ai settori gasivori di 2 miliardi di metri cubi di gas estratto dall’Adriatico, la velocizzazione degli iter autorizzativi e adeguati investimenti in infrastrutture per il trasporto intermodale”. 

“Il nostro prodotto è energivoro per 20 minuti  ma la ceramica ha 50 anni di vita attesa – ha proseguito Savorani – Oggi stiamo lavorando per sostituire parte del gas metano con energia elettrica e in parte con idrogeno. Adattiamo gli spessori alle destinazioni d’uso riducendo considerevolmente l’impatto sulle estrazioni e sui trasporti”, tendenza evidente anche sulle grandi lastre, che rappresentano il prodotto emergente e più avanzato degli ultimi anni.

L’ ultimo passaggio del suo intervento – dopo aver rimarcato che nel distretto ceramico di Sassuolo resta una grande carenza di infrastrutture, tanto che gli scali merci ferroviari non sono quasi collegati con le strade – è un appello accorato alla politica “Non possiamo fare transizione perdendo posti di lavoro e sacrificando la competitività sui mercati mondiali”.

L’ A.D. del Banco BPM Giuseppe Castagna si è mostrato moderatamente fiducioso sul trend economico nazionale “Le banche italiane sono un po’ meno numerose di una volta, ma sono molto più forti”- ha esordito – Nello scenario c’è ancora un po’ di sfiducia, ma ciò che serve primariamente è un atteggiamento della Bce un po’ più chiaro sui tassi. E – aggiunge – il numero dei mutui nel 2023 è calato del 35% con un effetto negativo sulle compravendite immobiliari, anche se, precisa Castagna, conviene ancora fare il mutuo rispetto ad andare in affitto. 

Dopo la messa in onda dell’intervento del ministro  Pichetto Fratin, il viceministro Valentini alle Imprese e al Made in Italy ha considerato che i progressi tecnologici dei settori produttivi come la ceramica possono fungere da esempio affinchè altri Paesi seguano l’esempio europeo per una transizione ecologica, che deve essere sostenibile anche sul piano sociale ed economico. “L’ambientalismo ideologico porta a scelte sbagliate – ha concluso – in una fase storica in cui ci trovìamo ad operare delle scelte, che necessiterebbero di tempi molto più lunghi”.

Quindi la ceramica cerca di resistere in una fase di mercato negativa e tenta di fronteggiare scelte ambientali con delle proposte realistiche e con una continua ricerca e innovazione di prodotto.

Giorgio Pagliani


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