Ultimo aggiornamento:  14 Marzo 2024 9:44

Leader nel mondo

Adolfo Tancredi, Amministratore Delegato di  CAESAR

Dopo un 2022 di mercato dinamico, ma di costi energetici rampanti, il 2023 segna fino ad oggi un crollo dei ricavi del settore, definiti da Confindustria ceramica nell’ordine del 16-17%. Come valuta Lei dal punto di vista aziendale il trend dell’ anno in corso e ci sono segnali di inversione di tendenza da questo Cersaie?

Il 2023 segni delle evidenti difficoltà per l’industria ceramica a livello mondiale. I dati cui lei fa riferimento vanno integrati con le informazioni che si ricevono anche da altri produttori mondiali, i principali dei quali, segnano tutti una contrazione della domanda. Il Cersaie ha dato dei buoni segnali in merito alla presenza dei principali clienti da tutto il mondo ed alla loro attenzione alla nostra produzione, tuttavia credo che il contesto sia ancora complicato e sfidante. Dobbiamo guardare con estremo realismo alle condizioni del mercato ed agire per essere pronti ad intercettare tutte le opportunità.

Ci descriva le novità che cosa avete portato in fiera.  Quali i prodotti presenti come superfici, materiali e tendenze grafiche.

Da sempre la nostra azienda si caratterizza per l’offerta di proposte innovative, tarate sulle esigenze dei progettisti e dei consumatori finali, privati o pubblici che siano. Quest’anno al Cersaie abbiamo voluto presentare un pacchetto completo di novità in termini di look, colori e superfici: dall’effetto Ardesia della collezione Slab 2, alle superfici dei Marmi più preziosi della collezione Anima Futura, all’effetto Pietra declinato in molteplici versioni e superfici fino al look Travertino. Tutti questi temi sono stati proposti su molteplici formati, dai più tradizionali fino alle grandi lastre, un’offerta importante per rispondere a molteplici esigenze e trend emergenti nel mondo del design.

È passato un anno dall’ ingresso del Governo Meloni sulla scena. Ci sono indirizzi  di politica industriale da suggerire all’azione del Governo e a livello di Unione Europea c’è condivisione delle linee portate avanti in tema ambientale dalla Commissione? 

Credo che su questi punti la nostra associazione di categoria abbia più volte espresso le necessità di un’industria di punta come la nostra – eccellenza italiana riconosciuta a livello mondiale – che ha solo bisogno di potersi confrontare ad armi pari con i principali competitors mondiali. Le tematiche ambientali sono state affrontate dall’industria ceramica italiana con grande attenzione ed investimenti continui, pensi che Caesar ha ottenuto la Certificazione ISO 14001 già nel 1998, prima azienda ceramica a livello mondiale. L’industria ceramica italiana si pone ai massimi livelli per implementazione di tecnologie e processi volte a mitigare l’impatto sull’ambiente, non si può dire lo stesso di altri produttori con cui quotidianamente dobbiamo confrontarci. È importante che a livello europeo si tenga conto di questi aspetti, ragionando sempre nella logica costi/benefici nel momento in cui si studiano dei provvedimenti. G.P. 


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