Nell’élite dell’alta qualità
PIERANGELO MARTINELLI, Cleto Chiarli di Castelvetro
“Forse è sceso il numero dei visitatori, è comunque l’interesse a rimanere alto per una manifestazione che, continua ad essere una vetrina di primaria importanza e ad attrarre dal punto di vista della sua offerta qualitativa”. Il commento è quello di Pierangelo Martinelli della modenese Cleto Chiarli, ormai al “nono giro” al Merano Wine Festival, evento che non manca mai di annoverare il top class della realtà modenese. “Siamo presenti col Fondatore, lambrusco per la prima volta nella Top 100 di Wine Spectator, e col Pruno Nero spumantizzato, un grasparossa da mescita ed immediato nella bevuta. Una scelta quest’ultima dettata anche dalla dichiarata volontà di guardare a nuovi mercati e nuove tendenze. Le risposte non mancano, data la sua vendibilità, come del resto la domanda in aumento. Per il resto anche a Merano come in altri eventi, a colpire maggiormente il pubblico è il Fondatore. Curiosi, giornalisti, semplici a appassionati… e pure anche diversi operatori esteri. Sono tanti che ancora restano piacevolmente colpiti già all’assaggio.” L’ultima battuta che concede Martinelli è sull’annata: “Una raccolta indubbiamente buona anche quest’anno – parlando delle uve – seppur non come quella del 2018”.