Ultimo aggiornamento:  10 Dicembre 2021 11:43

Oltre le attese

Emilio Mussini, della PANARIAGROUP

Emilio Mussini, oltre ad essere Presidente di Panariagroup, è presidente della Commissione per le attività promozionali di Confindustria Ceramica, che tra l’altro sovrintende all’ organizzazione di Cersaie oltre ad una intensa attività internazionale.  Il suo parere in materia è quindi particolarmente significativo.

Quale è stato, Presidente, per il Suo Gruppo l’andamento complessivo di Cersaie come numero di presenze e come risultati raggiunti?
Dopo l’operazione di uscita dalla Borsa conclusasi a luglio, per Panariagroup è tempo di guardare con determinazione al futuro. In linea con i nostri nuovi obiettivi di crescita, siamo tornati a CERSAIE presentando i nostri brand italiani e portoghesi (Panaria, Lea Ceramiche, Cotto d’Este, Blustyle, Maxa, Margres e Lovetiles), per la prima volta insieme, in un unico progetto espositivo di Gruppo di 1600mq firmato dall’architetto Ferruccio Laviani.
In questo modo Panariagroup ha voluto lanciare un messaggio forte, valorizzando appieno i risultati del lavoro degli ultimi anni e confermando con convinzione la capacità di essere interprete di altissimo livello sullo scenario internazionale.
Tornare a CERSAIE con un nuovo assetto, dopo un anno di sospensione della manifestazione fieristica, ha assunto per Panariagroup ancora più rilevanza: ognuno dei nostri brand ha rafforzato la propria identità, e al contempo è stata tangibile la rappresentazione del Gruppo.
Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti a Bologna: durante i cinque giorni di fiera, Panariagroup ha accolto più di 3500 clienti professionali; tra i visitatori anche ospiti illustri quali il Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri, Onorevole Manlio Di Stefano e il capogruppo M5S al Senato Ettore Licheri, che testimoniano il nostro dialogo costruttivo con le istituzioni.
Ci racconti come vedete le tendenze dei singoli mercati e le previsioni per fine 2021.
Panariagroup è un player di riferimento che vanta una distribuzione geografica delle vendite focalizzata per l’81% sui mercati esteri. Ad oggi possiamo vantare una presenza capillare in Italia, Portogallo, India e Stati Uniti, che ci ha permesso di continuare a navigare sicuri in acque mosse durante la Pandemia.
Nonostante un anno difficile, abbiamo infatti chiuso il 2020 con ricavi netti per 357,27 milioni di euro e prevediamo di superare i 400 Milioni di Euro di fatturato a chiusura del 2021. Questo grazie ad una crescita costante del nostro export, che nel primo semestre 2021 ha registrato uno sviluppo del +12,6% rispetto al 2019. Dopo tanti anni in cui il settore dell’edilizia italiana era in ginocchio, il mercato sta ripartendo in modo significativo: nel solo settore delle ceramiche si registra un incremento del 10,6% di vendite rispetto al primo semestre 2019.
In quest’ottica, possiamo dirci fiduciosi nel guardare al futuro con ottimismo: il Made in Italy è noto per la qualità dei suoi prodotti di ceramica di alta gamma, e noi crediamo fortemente che si debba ripartire proprio dall’Italia, dall’Europa, per rafforzare la nostra capacità produttiva e distributiva.
Energia e materie prime: quale lo stato dell’arte nell’approvvigionamento e le implicazioni sugli andamenti e l’operatività?
Preoccupa molto il continuo rialzo del costo dell’energia in particolar modo del gas che appare fuori controllo. Ad aggravare il quadro competitivo delle ceramiche italiane pesa la tassazione sulle emissioni di CO2 stabilita dalla UE, che colpisce proprio la produzione italiana a favore dei competitors extra UE, tale da fare temere un effetto di delocalizzazione.
Dunque, come state impostando le strategie di sviluppo future?
Nel nostro futuro da Società non più quotata in Borsa, manterremo la strategia Multibrand che è attualmente alla base del nostro business. Questa struttura ci permette di rispondere in modo agile ed efficace alle domande dei diversi segmenti di mercato, e la consideriamo funzionale a sostenere una linea di sviluppo a lungo termine. Panariagroup intende infatti rafforzare il Gruppo su tutti i mercati geografici in cui opera attualmente e consolidare la sua presenza all’estero in un settore che oggi presenta ampie opportunità di crescita. Il nostro obiettivo è infatti quello di implementare e differenziare sempre di più l’offerta del Gruppo rispetto agli altri player, per mantenere una posizione di leadership nei nostri mercati di riferimento.
In quest’ottica, la Società si appresta a varare un nuovo piano di investimenti da 25 Milioni all’anno in Ricerca e Sviluppo, puntando a restare competitiva contro i suoi maggiori competitor e crescere dimensionalmente nel mercato di riferimento, che ad oggi resta principalmente l’Europa occidentale (in particolare Italia, Francia, Germania e Regno Unito).
Gli investimenti che Panariagroup intende sostenere si articolano in tre fasi complementari: una prima fase di investimenti sarà volta a rafforzare la produzione con un focus particolare sulla tecnologia delle grandi lastre sottili. L’innovazione sul prodotto è un tratto distintivo per noi, e intendiamo puntare molto sull’integrazione dei processi, nuovi materiali e una rete distributiva più organica ed agile allo stesso tempo. Dal punto di vista commerciale, questo sarà fondamentale per presidiare i mercati da vicino e intercettare nuovi trend emergenti.
A questo proposito, accanto alla riconosciuta eccellenza delle prestazioni tecniche delle nostre superfici, sarà fondamentale confermare la capacità di innovare costantemente la componente di design della nostra offerta per mantenerci leader nell’alto di gamma.
Per noi, però, non conta solo il risultato, ma anche come ci si arriva. Nel perseguire la nostra strategia di crescita, il Gruppo è fortemente impegnato nel progettare uno sviluppo sostenibile con una roadmap di azioni concrete raccolte nel Bilancio di Sostenibilità. Il senso di responsabilità verso l’ambiente, il territorio e le persone, è oggi una precondizione per essere competitivi, incrociare la sensibilità del consumatore, e valorizzare l’etica del proprio business e del proprio lavoro nel rispetto di stakeholder interni ed esterni. G.P.


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