Ultimo aggiornamento:  31 Ottobre 2019 5:01

Biologico modenese Promosso

 Al 31esimo salone dedicato al settore del bio le imprese nostrane fanno il pieno di successo, confermandosi su di un mercato in espansione.

Verrebbe da dire che c’è voglia e tanta di fare del bene, per l’impegno profuso da parte dei produttori tutti, compresi quelli modenesi, orientati al biologico. Se si pensa e sono loro stessi a dirlo, che solo una 15ina di anni fa queste scelte venivano indicate come qualcosa fuori dal mondo, oggi quello stesso mondo ha iniziato a ricompensare le loro fatiche (già perché il lavoro è tanto). A ricompensarle, nel senso di un aumento della domanda dettata da una maggior consapevolezza di quello che mettiamo nel piatto e non solo (abiti, cosmesi, etc., compresi) e quindi di un mercato in costante allargamento e con ulteriori prospettive di sviluppo.

Modena ed il suo territorio che al Sana fino a poco tempo fa contavano poche presenze in termini di imprese produttive, in questa edizione hanno superato la ventina. Si tratta prevalentemente di realtà agricole anche se non sono mancate quelle di altri settori come il tessile o la cura della persona. Con storie proprie fatte di scelte coraggiose che vanno dalla filosofia di vita, alla valorizzazione di territori, alla voglia di essere sostenibili e proporre sostenibilità: sana e che fa bene. Aziende orientate ad una produzione bio al 100%, ma pure quelle che ultimamente hanno convertito parte della produzione medesima a questi criteri.

È molta la soddisfazione manifestata per quanto “raccolto”, è il caso di dirlo, in questa edizione del Sana, la 31esima da parte delle imprese: in termini di contatti, di interesse di nuovi spunti per migliorare ulteriormente.

Sana, il Salone internazionale del biologico e del naturale si conferma quindi un punto di riferimento e rafforza il proprio ruolo di capitale del biologico e del naturale, a supporto dell’agricoltura e del-l’agroalimentare del nostro Paese, in progressivo sviluppo e con un ruolo sempre più im-portante per l’ambiente e l’economia.

Sono state più di 1.000 le aziende espositrici – comprese dunque le modenesi – 950 novità di prodotto, 60.000 mq di area espositiva e una incisiva partecipazione di buyer internazionali che hanno dato vita ad una agenda di oltre 2.500 incontri. Forte la capacità dell’evento di coinvolgere e creare sinergie fra le maggiori Istituzioni e le associazioni di categoria del settore. I numeri del biologico italiano sono la testimonianza della dinamicità del settore: in Italia sono quasi 2 milioni gli ettari di superfici agricole a coltura bio (+3% rispetto al 2017, 15,5% della SAU nazionale), il Paese è primo esportatore dell’Unione europea (2 miliardi di fatturato annuo, +10% nel 2018) ed é ai vertici mondiali per il numero di aziende che trasformano prodotti biologici. “Cresce la consapevolezza verso il bio”, hanno detto i modenesi presenti e i numeri sono lì a dimostrarlo.

Filippo Pederzini


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