FABRIZIO AMOROSI, Cantina Settecani, Castelvetro

“Ci siamo preparati per questo ritorno in presenza, lavorando per due anni nella direzione di migliorare in primo luogo il nostro prodotto, la nostra immagine e oggi finalmente siamo qui pronti per incontrare e farci conoscere”. Essere al Vinitaly per Fabrizio Amorosi rappresenta sì l’effettiva ripartenza dopo un paio d’anni, ma pure il momento per evidenziare l’operato della Cantina Settacani, “Che quest’anno taglierà il traguardo del secolo di storia e di attività – afferma – Un approdo importante per il quale stiamo lavorando ad un metodo classico di grasparossa”. Anche per lui il tasto dolente è legato ai costi che sono lievitati, alle difficoltà nel reperimento dei materiali “Che non si trovano”, ai listini che aumentano un mese e via l’altro. “Situazioni che prese nell’insieme preoccupano dal punto di vista della programmazione e degli eventuali progetti che potrebbero arenarsi. Ma anche per il costo finale della bottiglia che inevitabilmente sarà ritoccato gravando sul cliente finale. Mercato? Teniamo, in particolare con l’export: circa il 25% della produzione verso paesi asiatici quali Giappone e Cina e paesi europei”.

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